Comunità di S.Egidio


 

il Cittadino

07/06/2004

Lodi Vecchio - Il fondatore della comunit� di Sant�Egidio racconta in Basilica il coraggio di Santi e missionari
�Nelle storie dei martiri l�eroismo dei cristiani�

 

Lodi Vecchio. �La celebrazione della memoria dei Santi martiri, Vittore, Nabore e Felice ci parla di una storia antica di 17 secoli fa�. Con queste parole Andrea Riccardi, docente di storia contemporanea dell�Universit� di Roma Tre ha iniziato il suo intervento sabato sera nella Basilica dei XII Apostoli a Lodi Vecchio, tutto proteso a spiegare la continuit� con la storia di oggi �A loro siamo debitori. Anzitutto della memoria - ha spiegato Andrea Riccardi, fondatore e presidente della Comunit� di Sant�Egidio - davanti a circa seicento persone. La relazione si � tenuta dopo una breve processione partita dall�Edicola votiva che ricorda il martirio dei tre soldati, provenienti dall�Africa. Durante il percorso fino in Basilica hanno accompagnato Riccardi il vescovo di Lodi monsignor Giacomo Capuzzi che ha introdotto la preghiera e ha concluso poi la commemorazione in Basilica; il vicario generale monsignor Iginio Passerini che nella prolusione ha definito i tre martiri �i gioielli della Chiesa lodigiana�, il sindaco di Lodi Vecchio Osvaldo Felissari e tra i numerosi fedeli laici Vittorio Sozzi, responsabile del Servizio nazionale del progetto culturale della Chiesa italiana. Lo stesso Sozzi che � di Lodi Vecchio ma lavora da sette anni a Roma presso la Conferenza episcopale italiana, ha presentato in Basilica il relatore, uno dei massimi esperti di storia del cristianesimo, autore di numerose pubblicazione di carattere storico e, come credente laico, capace di leggere la storia con la chiave del Vangelo. Riccardi ha precisato nel suo intervento che �i martiri non sono stati eroi o avventurieri, amanti del rischio� ma cristiani �che non hanno salvato la propria vita a costo di perderla�. Tante storie �normali� di testimoni del nostro tempo sono stati ricordate da Riccardi.

Nel lungo elenco citato dal relatore anche i martiri lodigiani del Novecento: padre Rinaldo Panigada, cappuccino, nato a Paullo il 5 dicembre 1863, in Brasile nel 1904 e Pietro Novaresi, oblato terziario francescano, nato a Paullo nel 1877 in Brasile nel 1898: entrambi uccisi ad Alto Alegre il 13 marzo 1901, insieme altri tre frati Cappuccini e circa 280 cristiani in un massacro operato da esponenti dell�etnia locale in reazione all�attivit� missionaria promossa dai padri Cappuccini. Originario di San Colombano al Lambro � stato padre Bassiano Lareno Faccini, salesiano, in Cina dal 1917, ucciso il 19 maggio 1945 da una banda armata mentre tornava da Lockchong al villaggio di Pakheung dove risiedeva come missionario.

Infine padre Egidio Biscaro, comboniano, nato il 22 settembre 1928 vicino a Venezia, trasferitosi con la famiglia a Vaiano di Merlino nel 1937, dove ha maturato sotto la guida del parroco don Domenico Locatelli la vocazione missionaria tra i comboniani. In Uganda dal 1950, � stato ucciso il 29 gennaio 1990 da una banda armata, mentre dalla missione di Pajule si recava alla citt� di Kingum, in compagnia di un confratello che si � salvato e di una donna bisognosa di cure in ospedale, morta all�istante.

Giacinto Bosoni