Comunità di S.Egidio


 

09/06/2004

Il cardinale andr� a Gerusalemme:la paura non si vince con la paura
Tettamanzi: �Ci vuole dialogo per aiutare l�Islam moderato�
Saranno 400 i leader di tutte le fedi del mondo che si confronteranno a settembre a Milano.

 

L�INCONTRO: �Verso un nuovo umanesimo� � il titolo del meeting internazionale di preghiera e confronto interreligioso dal 5 al7 settembre. Attese oltre 10mila persone agli incontri in Duomo, agli Arcimboldi e alla Bicocca. Dall� Italia e dall�estero arriveranno diecimila rappresentanti di tutte le confessioni

MILANO capitale del dialogo religioso e culturale come via alla pace fra i popoli, �perch� la paura non si scaccia con la paura e il dialogo � l�unica strada per arrivare alla composizione dei conflitti e delle contrapposizioni che caratterizzano questa fase storica�. L�arcivescovo Dionigi Tettamanzi, settimana prossima parte per il cammino ecumenico di pace a Gerusalemme. Un viaggio che far� per incontrare esponenti israeliani, palestinesi e il suo predecessore Carlo Maria Martini. Una missione per la pace, promossa dai leader delle 16 confessioni cristiane presenti in citt� e che il vescovo ieri ha presentato come �un anticipo� del grande incontro di preghiera che si terr� a settembre a Milano per iniziativa della Comunit� di Sant�Egidio in collaborazione con la Diocesi ambrosiana.

Quello che si terr� fra il 5 e il 7 settembre sar� un incontro di preghiera e di riflessione, che rinnova una tradizione iniziata nell�86 ad Assisi per volere di papa Giovanni Paolo ll e che fece gi� tappa a Milano nove anni fa, quando era vescovo Carlo Maria Martini. Allora fu ospite Mikhail Gorbaciov. Questa volta � prevista la partecipazione di 400 leader di tutte le fedi.del mondo, dagli ebrei agli induisti, dai musulmani ai buddisti, dai cattolici agli evangelici, oltre a numerosi intellettuali ed esponenti del mondo politico.Circa 10.000 sono i fedeli di tutte le confessioni in arrivo dall�Italia e dall�estero.

E proprio presentando quest�evento, Tettamanzi ha parlato dell�Islam e dei suoi rapporti con l�occidente, sottolineando che �l�unica strada per aiutare le correnti moderate dentro all�Islam �la strada del dialogo e della conoscenza reciproca. Un processo lento efaticoso, ma che non ha alternative. Nella misura in cui ci si conosce a vicenda, si impara a riconoscersi per ivalori che abbiamo, ma anche per i limiti, le manchevolezze, le tentazioni�. Un tema sottolineato assieme all�amara consapevolezza che questa fase storica � contrassegnata �da una conflittualit� trasversale, economica, politica e religiosa� per uscire dalla quale non c�� altra strada della tolleranza, dell�apertura all�altro. Citando la Centesimus Annus e Tommaso D�Aquino il vescovo ha invitato a �rimettere al centro l�uomo e la sua dignit�, un modo per calarsi nella realt� del vissuto del mondo e per cercare un�autentica via alla pace. Non ci pu� essere il bene di uno se non c�� il bene di tutti. Non pu� esserci il bene di un solo popolo, di una sola etnia, se non c�� il bene dell�umanit�. Argomenti comuni a quelli esposti da Mario Marazziti, portavoce della comunit� di sant�Egidio che ha aggiunto: �Sar� un appuntamento nello spirito del dialogo, nulla a che vedere col sincretismo religioso. Ogni fede arriver� col suo patrimonio e si metter� a pregare e a interrogarsi sui problemi del mondo accanto alle altre fedi�. E a chi chiedeva se l�annunciata presenza di Prodi non trasformer� l�incontro in un evento politico, Tettamanzi ha risposto sorridendo: �Esiste una politica sana e una politica non sana. Ci� che facciamo ha una valenza culturale che ricade anche sulla societ� e sulla politica.

Zita Dazzi