Comunità di S.Egidio


 

09/06/2004

TETTAMANZI - L�happening presentato dal cardinale
A settembre forum di fedi e culture per un umanesimo contro la guerra

 

MILANO - Il dialogo come alternativa a tutti i fondamentalismi. �Insomma, delegittimare il pi� concreto possibile l'uso della religione per farsi la guerra�, spiega Mario Marazziti, portavoce della Comunit� di Sant'Egidio, alla presentazione con il cardinale Dionigi Tettamanzi dell'incontro internazionale per la pace, promosso insieme alla Diocesi ambrosiana, in programma dal 5 al 7 settembre nella nostra citt�. Tema di questa edizione, allora: "Religioni e culture: il coraggio di un nuovo umanesimo". Per la "tre giorni" sono attesi oltre 10mila persone di varie fedi e culture, tra queste 400 personalit� tra leader politici e religiosi e alcuni capi di stato. Il 5 settembre, in Duomo, la grande celebrazione ecumenica con il cardinale Camillo Ruini, presidente della Cei, e rappresentanti di primo piano cristiani, ebrei e musulmani; nel pomeriggio, nel teatro degli Arcimboldi, l'inaugurazione ufficiale; tra luned� e marted�, presso l'Universit� Cattolica e in alcuni auditorium, i forum e gli incontri ai quali parteciperanno, per la prima volta, esponenti dell'economia e della cultura di fama internazionale. Marted� pomeriggio, la preghiera comune in dieci punti diversi per poi confluire in processione in piazza Duomo dove si terr� la cerimonia finale. Negli incontri si parler� anche del dialogo tra laici e credenti, delle sfide che vengono dalla globalizzazione, del problema della crisi della democrazia e se democrazia e diritti umani possono convivere con la pena di morte. �Se si ha il coraggio di rimettere al centro l'uomo, ci si rende disponibili a ricercare le vie autentiche della pace� sostiene l'Arcivescovo. Quando sono iniziati questi incontri - aggiunge Marazziti - �era perfino difficile stare nello stesso panel di discussione�: anno dopo anno, le cose sono cambiate, gli incontri �hanno creato un gruppo di persone di diverse religioni ma tutte convinte della necessit� del dialogo�. Sono fili che vengono tessuti e forse �ci vorranno tempi geologici� per la tela della pace, ma vale la pena di continuare, anche perch� �non c'� alcuna alternativa al dialogo: non bisogna isolare il mondo musulmano e lasciarlo ai suoi estremismi�.

Gian Carlo Botti