Comunità di S.Egidio


 

24/06/2004

I cinquecento assistiti della comunit� prima in visita ai palazzi storici poi al tavolo imbandito
San Giovanni scende in strada
La cena di Sant'Egidio tra gli stucchi di via Garibaldi

 

�Non sono tagliato per le rapine, senn� al 15 del mese dovrei farne sempre una. Senza ammazzare nessuno per carit�, per� questi stanno ammazzando me�. E' carico di humor Bruno Di Cristina, con la pensione dimezzata dall'invalidit�. Prima della cena, con Rita, sua vicina di casa al Giro del Vento, fa una scappata a comprare del vino. Perch� sono invitati alla cena di Sant'Egidio, dove gli alcolici non sono in tavola anche per rispetto alle persone di altra religione; ma le cotolette di agnello con l'acqua, per Bruno, sono un pugno allo stomaco.

Rita, l'amica, assistita dall'Igiene mentale come ci tiene a sottolineare(�ma nel manicomio mai�) d� dimostrazione di acuta lucidit� quando, gridando ai passanti i suoi 220 euro al mese di pensione, commenta: �Che bravo il Comune che ci invita, per� fa il tirchio coi sussidi. Bravo il sindaco che questa sera viene a cena qui, per� la cena bisogna prepararla tutti i giorni�. Con le tavolate rotonde imbandite in Strada Nuova da duecento volontari di Sant'Egidio e le pentole con 50 litri d'acqua messe a bollire in piazza della Meridiana dai ristoratori del consorzio "Emozioni e Sapori" per i ravioli fatti a mano, ieri si � davvero consumata una serata speciale.

Nella strada di palazzo Rosso, Palazzo Bianco, Palazzo Tursi, i 500 assistiti della Comunit� di Sant'Egidio hanno troncato solitudine e fame, almeno per qualche magica ora. Una ottima cena, ma ha affascinato molto anche la visita guidata dentro i musei civici. A gruppi sono entrati oltre duecento. Alcuni stravolti dalla bellezza di luoghi sconosciuti. Blanca, sudamericana di mezza et�, ha notato il monile di corallo al collo della cuciniera di Bernardo Strozzi e ne ha desunto che anche �i poveri, in questo posto e in questi secoli, avevano i gioielli dei ricchi�. Vincenzo, ex senza fissa dimora ma con ampi segni sul corpo e sul volto di una vita traumatizzante, trova un po' truce il San Bartolomeo scuoiato.

C'� lo straniero con i sandali scassati ma la maglietta pulitissima, c'� l'anziana con la dignit� di un tailleur estivo forse riciclato, c'� una mamma con Aisha, bimba di 4 anni che si siede per prima a tavola quando le tovaglie non sono ancora stese. Ci sono Pino e Rosa 72 e 70 anni; �solo amici� da 35 anni, ma forse non vogliono dire che si amano. Lui dice di lei che � bella e sa lavare l'insalata come nessuno. Lei dice di lui che soffre per l'Italia eliminata che ha seguito per radio �perch� noi non abbiamo mai avuto la tv�. Prima di entrare in Palazzo Rosso dove i Brignole Sale nel superbo ritratto di Van Dyck sono un vero schiaffo ala miseria, un signore senza nome e dagli occhi senza un ricordo, con un bottone nero sul bavero, in lutto perenne verso la vita, risponde alla domanda �lei da dove viene?� con un malinconico: �Da tutti i luoghi, dalla strada�.

Donata Bonometti