Comunità di S.Egidio


 

RomaOne

24/06/2004


"Viva gli anziani", l'aiuto arriva a casa
Presentato il progetto per sostenere la lotta al caldo e alla solitudine. Parte a Testaccio e Trastevere una sperimentazione che punta su una serie di interventi ad personam. Le modalit� dell'iniziativa "Sole s�, soli no" della Comunit� di Sant'Egidio

 

Quando arriva l'estate, il caldo e la solitudine sono i nemici maggiori per gli anziani residenti nella Capitale, un vero esercito: sono 120 mila aventi pi� di 80 anni; 240.000 gli ultrasettantacinquenni; 539 mila con pi� di 65 primavere, mentre gli ultracentenari sono 1012.

Proprio per sostenere questa porzione significativa della popolazione capitolina, stamattina in Campidoglio � stato presentata l'iniziativa "Viva gli anziani", un progetto della Comunit� di Sant'Egidio rientrante in quello pilota del ministero della Salute contro l'emergenza caldo e realizzato in collaborazione con la Regione Lazio e il Campidoglio.

Illustrata dal responsabile della comunit� di Sant'Egidio, Mario Marazziti, dal sindaco di Roma Walter Veltroni e dall'assessore alle Politiche Sociali, Raffaela Milano, "Viva gli anziani" rappresenta una sperimentazione che, realizzata a Trastevere e Testaccio, ha lo scopo di fornire un'assistenza personalizzata agli anziani dei due rioni del Centro Storico romano.

"Vogliamo partire dalla nostra esperienza per trasformare l'attuale modello di "lontananza" a uno d'intervento, di "vicinanza", contro la solitudine" ha spiegato Marazziti, che ha ricordato le cifre del dramma vissuto dalla terza et� nella scorsa estate: "30.000 morti in pi� in Europa rispetto al 2003, di cui 8.000 in Italia. Nel BelPaese, il 70% dei morti in eccesso � avvenuto in ospedali o istituti di cura, da qui l'indicazione di cambiare radicalmente il modello. Nel 70% in eccesso, tra quelli aventi meno di 60 anni, 4 su 10 o sono affetti da handicap oppure fa uso di psicofarmaci".

L'assistenza su misura per gli anziani verr� divisa in due fasi. La prima, iniziata nel marzo scorso, ha dato vita ad una mappatura dei servizi e delle risorse sociali, ad un'analisi delle caratteristiche socio-demografiche della popolazione, con la prima presa di contatto con i "saggi" di Trastevere e Testaccio e, infine, con la realizzazione di una centrale operativa installata a via dei Fabrizi.

Per incontrare gli anziani a casa propria, gli operatori domiciliari - 37, coadiuvati da tre assistenti sociali - inviano prima una lettera per poi andare ad ascoltare a domicilio le esigenze della persona interessata. E' a questo punto che inizia l'intervento vero e proprio. I volontari di Sant'Egidio infatti, stilano insieme all'anziano una griglia di valutazione, una sorta di questionario atto a stabilire determinate necessit� come l'assistenza telefonica, il bisogno di fare la spesa, essere accompagnati a fare dell'analisi; per sensibilizzare e informare sull'iniziativa, la Comunit� di Sant'Egidio ha realizzato anche un depliant "Sole s�, soli no": 14 consigli per difendersi dal caldo.

Una volta realizzata questa parte del progetto, entrano in gioco le risorse importanti dei due quartieri. Ad aiutare gli anziani, ci saranno anche i portieri (15 su 16 a Testaccio; 22 su 43 a Trastevere), gli studi medici (15 e 12) e 9 medici di base a Testaccio. Il fine � quello di realizzare una struttura costante di sostegno - servendosi di una rete telematica - fare un censimento dei loro bisogni, affidandogli una sorta di tutor in grado di intervenire in ogni momento.

Particolarmente soddisfatto il primo cittadino. "A Roma quello degli anziani � un grave problema sociale - spiega Veltroni - Con questa iniziativa si passa dai numeri alle persone, dalle parole agli interventi. Una persona, un progetto. No agli interventi a pioggia". Proprio per continuare su questa linea che vede il campidoglio alla ricerca di un progetto di solidariet� del quartiere verso le persone pi� fragili, l'ex segretario dei Ds ha annunciato che il primo sabato della Primavera 2005 si svolger� 'La giornata degli inquilini. "Un'iniziativa - precisa Veltroni - per fare in modo che chi ci abita accanto non resti uno sconosciuto". Significative anche le parole dell'assessore Milano: "E' una sperimentazione importante, � un lavoro che non nasce con spirito d'emergenza, ma ha lo scopo di attivare una rete permanente di sostegno a veder garantito il diritto a invecchiare a casa propria e combattere delle scorciatoie improprie: in tal senso bisogna alleviare fenomeni gravi come il sensibile aumento dei tassi di ricovero dei pi� anziani".

Gianluca La Penna