Comunità di S.Egidio


 

26/06/2004

La Comunit� di Sant�Egidio propone di dare alla polizia facolt� di proroga
Immigrati, se l�attesa dura quanto il permesso
Sono centomila le domande presentate da mesi

 

A Roma ci sono 102 mila immigrati che aspettano il rinnovo del permesso di soggiorno e per averlo rischiano di aspettare da 10 a 14 mesi. Nel frattempo non possono tornare a casa, n� sono nelle condizioni di vivere una vita normale. Aumenta inoltre la popolazione immigrata regolare, che conta circa 320 mila presenza, ma soltanto 30 mila persone sono titolari di carta di soggiorno, e dunque esentate dall�obbligo di chiedere il rinnovo. Sono i dati che la Comunit� di sant�Egidio ha fornito in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. Non � il lavoro n� la povert� il primo problema degli immigrati: � la burocrazia. �I controlli sono moltiplicati e la durata dei permessi � diventata troppo breve�, denuncia la Comunit�. La legge Bossi-Fini del 2002 ha infatti modificato completamente il panorama dell�immigrazione in Italia. In base al decreto legislativo del 1998 era possibile rinnovare il permesso per un periodo addirittura doppio rispetto al precedente: se un immigrato era per esempio in Italia da due anni, poteva rimanerci anche per altri quattro. Con l�ultima legge invece il permesso pu� durare al massimo due anni. Il limite non ha alcuna eccezione: vale per motivi di lavoro subordinato o autonomo, per i casi di ricongiungimento familiare e anche per coloro che sono in Italia da molti anni. Una restrizione massiccia, accompagnata da un sistema di controllo affidato all�autorit� di polizia che non solo incide sulla vita degli stranieri ma di fatto ingolfa l�attivit� dei commissariati. Capita a chi chiede il deposito dei documenti di sentirsi rispondere di passare dopo un anno. Cos� come succede che il tempo necessario al rinnovo eguagli quello di validit� del permesso. Nel frattempo si vive sospesi nel limbo dell�incertezza, senza poter prendere la patente, comprare casa, avere la carta d�identit� o andare via dall�Italia.

Per uscire dall�impasse, la Comunit� di Sant�Egidio avanza due proposte, del tutto compatibili con la normativa vigente. Innanzitutto la facolt� di proroga del titolo di soggiorno in scadenza. Una facolt� da attribuire all�autorit� di polizia, che ne decide la durata a seconda dei singoli caso. In secondo luogo, la possibilit� di rilasciare al momento del deposito della richiesta di rinnovo una ricevuta che abbia lo stesso valore del titolo in scadenza. �Sarebbero dei timbri di buon senso�, dice la Comunit� .

�Rispetto al problema dell�immigrazione, chiediamo una nuova politica di accoglienza soprattutto nei confronti di rifugiati e dei richiedenti asilo�, afferma poi la Comunit�. Dai dati rivacati dai servizi di prima accoglienza, si ricava che � in netta diminuzione il numero degli arrivi soprattutto dalle zone colpite da guerre. �Questo non significa certa la soluzione dei conflitti, ma piuttosto l�inaccessibilit� del nostro Paese e dell�Europa rispetto alla domanda di protezione e tutela�, dicono. Basta considerare il numero delle persone che sono state accolte e alimentate negli ultimi 15 anni fra la Mensa di via Dandolo, il Centro �Genti di pace� e la �Scuola Louis Massignon�: oltre 250 mila. Il 90 per cento delle quali di cittadinanza non italiana. Se nei primi anni era prevalente il numero di africani, adesso le persone venute dal Continente Nero sono per numero nettamente inferiori a quelle provenienti dai Paesi dell�est Europeo: �solo che ci fanno pi� impressione - dicono dalla Comunit� - perch� li vediamo in televisione sulle navi dei clandestini�. Ma il panorama � in continua evoluzione. Dalla Romania, che � il paese di appartenenza della maggior parte degli assistiti della Comunit�, arrivano sempre meno persone, per via di un miglioramento delle condizioni di vita. Pure dall�Ucraina si sono diradate le partenze verso l�Italia, ma soprattutto a causa della crescente difficolt� di ottenere i visti, necessari anche per viaggi turistici.

Alberto Alfredo Tristano