NAPOLI - Napoli � la citt� dove muoiono pi� anziani, circa il 33% in pi� che nel resto d�Italia. Lo dice la Comunit� di Sant�Egidio, che presenta il suo programma per l�estate a partire dall�analisi della situazione nel territorio partenopeo e campano. Secondo i dati diffusi dalla comunit�, gli anziani dai 65 agli 84 anni a Napoli sono quasi 161mila, oltre 16mila hanno pi� di 85 anni, con un�incidenza del 9% sul totale della popolazione anziana che � tra le pi� alte d�Italia; 644 sono gli ultracentenari. Anziani fragili perch� senza famiglia nel 26,8% dei casi, o perch� vivono soli (oltre 9mila, il 45,3% delle persone con pi� di 85 anni), a rischio perch� sopravvivono con la pensione minima e convivono con patologie croniche (circa 350mila in tutta la Campania hanno almeno due malattie croniche). A Napoli gli anziani sono anche poveri: un terzo di loro stenta a procurarsi il necessario per vivere, visto che oltre 32mila del totale di 177mila anziani vivono della pensione minima e oltre 26mila percepiscono solo la pensione sociale. La spesa sanitaria pubblica pro capite � tra le pi� basse d�Italia (dati in lire: 1.556.000 contro i 2.058.478 della Lombardia) e la spesa assistenziale annuale per ogni anziano � di un quarto inferiore a quella di citt� come Roma (2,1 milioni di lire contro i 7,3 della capitale). Un altro primato in negativo � il personale sanitario: in Campania il tasso per 10mila abitanti, sia per quanto riguarda l�assistenza pubblica che quella privata, � all�ultimo posto in Italia: 71 su 10mila contro i 121,9 su mille della Liguria.
Nella strage di anziani che ha colpito tutt�Europa per il grande caldo, lo scorso anno sono morti a Napoli tra il 1� giugno e il 31 agosto 1458 persone, contro 1231 del 2002, 227 anziani e una percentuale del 18,4% in pi�. �L�emergenza estiva � spiega Bianca Frattini, responsabile del servizio anziani della Comunit� di Sant�Egidio � non � altro che la punta di un iceberg di una situazione che � precaria tutto l�anno. Gli anziani muoiono anche per il freddo ma questo fa meno clamore, perch� si tratta sempre di cittadini invisibili. Occorre oggi un cambio di mentalit� che metta in discussione il nostro modello di vita e inizi a considerare l�allungamento dell�et� non come una sciagura ma un�opportunit� di civilt� per la societ��.
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