Comunità di S.Egidio


 

14/07/2004

OCCORRE UNA MOBILITAZIONE GLOBALE
CONTRO L'AIDS COME CONTRO LA GUERRA

 

Fermiamo le armi di distruzione di massa. Il mondo si � mobilitato anche contro quelle che non c'erano o che cos� minacciose poi non erano. Il deficit della guerra globale vola con tanti zeri che non sappiamo pi� dire i numeri, mentre la cooperazione internazionale sta allo 0,2 per cento del prodotto interno dei Paesi pi� ricchi. Doveva essere l'1 per cento, poi lo 0,7, quindi - durante il semestre italiano della Ue - si erano impegnati con i rappresentanti presso la Fao almeno per lo 0,35, che oggi si avvicina ormai allo 0. E basta.

Il mondo che si � doverosamente mobilitato contro quel terrorismo internazionale che ha causato migliaia di vittime, non riesce a mobilitarsi contro l'arma di distruzione in massa di vite umane che si chiama Aids. Pi� o meno � quello che, con altre parole, ma identica intenzione, ha detto ieri Kofi Annan a Bangkok. Comunque la si giri, l'affermazione � drammaticamente, asciuttamente vera.

Pi� di trenta milioni di persone risultano gi� infette dal virus Hiv, e di queste almeno i 4/5, cio� 24 milioni, sono in Africa. Cinquanta milioni di persone si prevede che saranno infette da qui al 2010, ora che Cina, India, Russia, entrano da protagoniste nell'epidemia, E, si noti bene, trattasi di una prospettiva certa: senza cure, senza un piano per ridurre l'aggressivit� del virus e la sua diffusione, senza interventi adeguati per garantire la terapia completa (la triterapia), senza la lotta alle infezioni opportunistiche per chi � gi� stato attaccato dal virus, questo � lo scenario prossimo futuro. Ci voleva Kofi Annan per dire quello che ogni retta coscienza dovrebbe gi� sapere. Ben venga, tuttavia. C'� un mondo che sparisce nell'indifferenza. Che non ci siano pi� maestri, medici, madri, giovani, agricoltori, tecnici in Africa e in altre zone non strategiche del mondo e che sparisca il futuro, lo sviluppo, l'educazione, l'infanzia, conta evidentemente poco. � notizia che non buca.

Il mondo sembra impazzito. Parla di diritti umani ma per crederci davvero pare gli sia necessario fare una operazione mentale: decidere cio� che i non occidentali, il Sud del mondo, parte del mondo medio-orientale e quello asiatico, non rientrino a tutti gli effetti nell'umanit�: ma siano una sua cornice.

Fatta questa operazione, le affermazioni fin qui balbettate su bene e male, su difesa dei valori, sulle fondamenta delle democrazie occidentali e i Paesi pi� sviluppati, conservano una loro verosimiglianza. Altrimenti, suonano in maniera imbarazzante false o sbagliate. Drammaticamente sbagliate. E infatti stiamo perdendo tutti se si perde - ma � molto tardi - la guerra dell'Aids.

Occorre smettere di dire: �Solo prevenzione�, e iniziare a finanziare programmi efficaci a livello mondiale per la terapia completa, programmi accessibili e gratuiti, nel Sud e ormai nell'estremo Est del mondo.

Occorre smettere di spacciare un farmaco dato alla fine della gravidanza, e che riduce un po' il rischio del contagio al neonato, per terapia, quando fa solo degli orfani. Occorre spendere il 5 per cento in meno del bilancio di armi di un anno, per avere quanto urge per una cura sul campo e far avanzare, in un anno, quello che serve per dare acqua pulita a gran parte di chi ancora muore di acqua sporca. Va fatto, tuttavia, non alla cieca, non si devono infatti passare fondi a enti o governi che non sanno cosa e come fare. Prudenza non vuol dire, per�, non fare o non fare subito. Modelli di interventi ci sono. Basta chiedere.

Mario Marazziti