Comunità di S.Egidio


 

14/08/2004


Un gesto d' attenzione
In 800 alla �cocomerata� di Sant'Egidio. Ludmilla: �Qui ho trovato persone di cuore�

 

Un cocomero per festeggiare Ferragosto. �Nient'altro che il solito banchetto serale con l'aggiunta di una fresca fetta di anguria. Vogliamo che anche i pi� poveri e i pi� deboli abbiano il loro piccolo momento di attenzione�, spiega Guglielmo Tuccimei, coordinatore della comunit� di Sant'Egidio, quando descrive la festicciola tenutasi ieri pomeriggio, in via Dandolo, a Trastevere, dove l'associazione ha il proprio centro di accoglienza. Alle 17.00, sono centinaia davanti alle porte della mensa, persone delle nazionalit� pi� disparate, polacchi rumeni, cinesi. Sono giovani, anziani, coppie e c'� anche qualche vagabondo ferito, quasi 800 persone in media. Tante sono le motivazioni per frequentare il centro, non solo il semplice pasto serale, come una signora di mezza et�, Ornella che rivolgendosi allarmata alla direttrice Francesca Zuccari, racconta. � Ho appena ricevuto il certificato di morte del mio compagno, aiutatemi a trovare il cadavere perch� nessuno riesce a dirmi in quale ospedale si trovi. � una giornata che giro ma nessuno mi da una mano�. Dopo nemmeno cinque minuti una coppia, Ketty e Giovanni, chiedono di poter parlare con qualche operatore: �Sono incinta di tre mesi, dormo in un giardino e ho bisogno di un letto dove almeno distendermi. Che cosa posso fare?�.

Il centro pi� che una mensa � un punto di riferimento. �Si devono sentire a casa loro� � questo il motto di tutti i volontari. E in effetti molti di loro gi� lo sono. Hanno la residenza presso il centro e ricevono anche la posta. �Avere una residenza qui, anche se non ci sono letti -spiega la Zuccari -permette loro di usufruire di tante agevolazioni, come i servizi di assistenza sanitaria. Quando arrivano gli ospiti, prendono un biglietto e firmano un foglio di presenze. In questo modo riusciamo a controllare i loro movimenti per salvaguardare le loro vite�.

�Sono veramente felice di essere qui. Ho girato tanto per tutta Europa vagabondando qua e l�, ma questo � in assoluto il posto migliore dove vivere. Qui ho trovato persone di cuore che mi hanno aiutato tanto�, rivela Ludmilla, una signora dai capelli biondi, venuta dalla Russia.

Ogni pasto costa circa 5 euro. Il comune finanzia oltre i 2/3 delle spese complessive, mentre il resto viene finanziato per lo pi� da donazioni private. Il centro � operativo in estate il mercoled� e venerd�, mentre in inverno la mensa � aperta anche il sabato. Dal 1988, inoltre, a pochi passi dalla mensa, � stato creato anche un altro centro di accoglienza, esattamente in via Anicia. �Apriamo tre volte la settimana -annuncia Tuccimei -.Distribuiamo pacchi della spesa per chi ha la possibilit� di vivere in qualche appartamento e forniamo ogni tipo di assistenza, tra cui quella medica�.

Giuseppe Pignataro