�Il dialogo non � soltanto il coraggio di incontrarsi su ci� che ci accomuna, ma direi soprattutto il coraggio di incontrarsi su ci� che fa la differenza. E quindi sulle diverse specificit�. Questa � la sfida�. Il cardinale Dionigi Tettamanzi alla vigilia del meeting �Religioni e culture: il coraggio di un nuovo umanesimo�, spiega il senso dell�iniziativa promossa dall�Arcidiocesi e dalla Comunit� di Sant�Egidio, nel solco degli incontri di pace iniziati nell�86 ad Assisi per volere di Giovanni Paolo II. Cinquecento fra leader delle grandi religioni mondiali, esponenti della societ� civile, del mondo politico e della cultura sono in arrivo a Milano per la grande cerimonia d�inaugurazione, che domani pomeriggio si svolger� al teatro degli Arcimboldi alla Bicocca alla presenza del commissario europeo Romano Prodi, del ministro degli Esteri Franco Frattini e del presidente della conferenza episcopale Camillo Ruini. Un messaggio augurale � arrivato ieri dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, arriver� oggi quello del Papa. La complessa macchina organizzativa del meeting sta lavorando a pieno regime, perch� tutto proceda senza intoppi anche luned� e marted�, quando si terranno 36 forum internazionali, alla presenza di decine fra vescovi e cardinali, inviati del Vaticano, patriarchi ortodossi delle chiese orientali. Ci saranno anche, per la prima volta in Italia, il rabbino capo di Israele Yona Metzger e molte personalit� del variegato mondo islamico. Fra questi anche Muthanna Al-Dari, rappresentante del consiglio degli Ulema in Iraq, e Jawad Al-Khalisi, del congresso iracheno per la rifondazione, oltre a membri dell�autorit� palestinese. Presenze che fanno discutere. Ma Tettamanzi invita alla calma: �In questo incontro non ci sono terroristi, non ci sono amici dei terroristi, ma solo persone che hanno la buona volont�, la sincerit� e l�impegno concreto di confrontarsi su problemi, che interessano tutti quanti attraverso il dialogo. Un dialogo razionale da parte di persone che vogliono impegnarsi per costruire la pace, non certo per alimentare la violenza�. Ieri Andrea Riccardi, lo storico fondatore della Comunit� di Sant�Egidio, che da 18 anni organizza il meeting interreligioso, ha spiegato le ragioni di una crisi internazionale che mette paura: �Oggi tanti mondi religiosi sono al bivio: bisogna far prevalere le ragioni della pace, o lasciarsi trascinare sulla via della violenza e della guerra? Perch� prevalga la prima ipotesi l�unica chance � il dialogo�. E Tettamanzi per mettere fine alle guerre, chiama in causa anche i politici e la societ� civile: �In queste ore di comprensibile paura bisogna aver il coraggio di confrontarsi. Non vedo altra strada umana capace di risolvere i problemi. Il percorso della violenza per superare un�altra violenza non � un percorso umano. L�uomo va rispettato nel suo valore pi� profondo, nella sua dignit� assoluta e inviolabile�.
Zita Dazzi
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