Comunità di S.Egidio


 

04/09/2004


�No a violenza e terrorismo. L�unica via � il dialogo�
Tettamanzi: bisogna avere il coraggio di incontrarsi su ci� che fa la differenza. Riccardi: non usiamo la fede per giustificare il male

 

Musulmani, ebrei, cristiani: ma non solo. Anche i buddisti, e gli shintoisti, e i credenti delle religioni indiane, e gli oomoto, e i tenri-kyo... alla fine saranno migliaia, per un totale di 36 forum (solo gli iscritti ufficiali sono gi� 5 mila) dedicati praticamente a tutto, dal dramma della guerra fino alla pena di morte, dall�Aids alle migrazioni, dalla globalizzazione all�umanesimo religioso giapponese, dall�Iraq all�Irlanda. Ma si troveranno, soprattutto, per pregare. E per continuare quella ricerca di �dialogo� iniziata ad Assisi nell�89 e che rappresenta - insiste il cardinale Dionigi Tettamanzi - l��unica via� per �superare la violenza. Anche in tema di terrorismo: perch� �il vero problema - dice - sta nell�identificarne le cause�. Sono queste le premesse con cui Milano si appresta ad ospitare, da domani fino a marted�, il XVIII Incontro internazionale promosso dalla Comunit� di Sant�Egidio in collaborazione con la Curia milanese. E alla nuova edizione dell�iniziativa, che quest�anno avr� per filo conduttore �Religioni e culture: il coraggio di un nuovo umanesimo�, � arrivato ieri per iscritto il sostegno del presidente della Repubblica: �Condivido le preoccupazioni - scrive Carlo Azeglio Ciampi - per "le difficolt� di questo momento storico" che ostacolano un dialogo�, che tuttavia �� indispensabile per rafforzare le speranze di pace tra i popoli e allontanare il pericolo di veri e propri conflitti di civilt�.

Si inizier� domani con una grande assemblea agli Arcimboldi e si concluder� marted�, con un�unica grande processione che converger� in Piazza Duomo, dove si svolger� la cerimonia finale con la proclamazione, la firma e la consegna dell�Appello di Pace 2004. Proprio �in queste ore di comprensibile paura - ha insistito l�arcivescovo - bisogna avere il coraggio di confrontarsi e dialogare�.

Ed � in questa chiave che, tanto lui quanto il vicario mons. Francesco Coccopalmerio, hanno risposto a quanti avevano sollevato polemiche per l�invito rivolto al consigliere di diritto islamico Taha Jabir Al-Alawani, tacciato di essere �amico dei terroristi�. �In questo incontro -ha detto Tettamanzi - non ci sono terroristi n� amici dei terroristi�. �Se Al-Alawani non verr� - aggiunge Andrea Riccardi, fondatore della Comunit� di Sant�Egidio - sar� per problemi suoi�. Il punto, dice, � pronunciare ancora una volta un �no� compatto a qualsiasi uso della religione, di qualunque religione, come giustificazione di violenza: sul fuoco della violenza - conclude - le religioni �non devono essere benzina ma acqua capace di spegnerlo�.

P.F.