Comunità di S.Egidio


 

04/09/2004


�Non vedo rischi sui giorni di Sant'Egidio�
Parla Bruno Ferrante, rappresentante del governo per la provincia di Milano: �I cittadini e quanti andranno agli incontri possono stare tranquilli: metteremo in campo tutti gli uomini necessari�

 

�Sarei molto pi� felice di poter parlare solo dello straordinario significato culturale, politico e di pace di questo meeting organizzato dalla comunit� di Sant'Egidio e dalla diocesi di Milano. Ma sono il prefetto e quindi...�.

Sorride, Bruno Ferrante prefetto di Milano: da domani spetter� a lui garantire la sicurezza dell'incontro internazionale �Religioni e culture: il coraggio di un nuovo umanesimo� che vedr� in citt� migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. Una responsabilit� delicatissima tanto pi� in un momento, come l'attuale, in cui i terroristi spesso si nascondono sotto le insegne della fede e le loro azioni occupano, come oggi, le prime pagine dei quotidiani.

Signor prefetto, la citt�, per tre giorni, sar� centro culturale, politico e religioso. Inevitabile porsi il problema della sicurezza.

I milanesi possono stare tranquilli. I cittadini e quanti prenderanno parte agli incontri. La citt� � sicura e pronta ad affrontare l'evento. Sotto questo punto di vista � stato svolto un lavoro metodico e approfondito. I primi contatti, sia con la comunit� di Sant'Egidio sia con esponenti della Curia ambrosiana, risalgono a molto tempo fa. Poi, dall'inizio del 2004 ci sono stati incontri a scadenze regolari per calibrare gli interventi mano a mano che l'organizzazione dei lavori veniva definita con maggiore compiutezza.

Quanti uomini saranno impiegati in quest'operazione?

Il numero di per s� non � importante. Agiamo secondo moduli gi� sperimentati che ci permettono una grande flessibilit�. Se il primo giorno, ad esempio, utilizzeremo mille uomini e ci accorgessimo che non sono sufficienti, il giorno successivo saremo in grado di metterne per strada altri cento, duecento o quelli che la situazione richieder�. Quello che � importante, per�, � che le forze impiegate saranno sempre in numero sufficiente per garantire la sicurezza in citt�.

Quali problemi ha rappresentato la creazione di una "cintura di sicurezza" per un evento cos� diverso dai soliti?

Problemi particolari non ve ne sono stati. Si � trattato di esaminare via via le diverse opzioni che ci si presentavano e applicarci per risolverle. Ma � stato un compito svolto, da parte di tutti, con una dedizione particolare. Credo infatti che quello che inizia domani sia un evento straordinario sotto vari punti di vista: quello culturale, quello religioso, ma anche quello politico. Ma soprattutto che sia una grande occasione. Come ha detto in maniera autorevole il cardinale Dionigi Tettamanzi, occorre trovare il coraggio attraverso il dialogo e io ritengo che da quest'incontro possa davvero uscire una possibilit�, anche piccola, per aiutare la pace nel mondo. Credo che si possa prendere coscienza della centralit� dell'uomo al di l� di ogni divisione dovuta a cultura, politica o fede religiosa e costruire davvero un nuovo umanesimo.

Tornando alla sicurezza, quali passi sono stati compiuti?

� stato creato un tavolo tecnico a cui siedono i rappresentanti di Comune, Provincia e Regione e i responsabili delle Forze dell'ordine. Il tutto per approfondire ogni aspetto: dall'accoglienza, agli spostamenti dentro la citt�, ai controlli. Ci sono zone, come il Duomo, il teatro degli Arcimboldi dove si svolger� la cerimonia di apertura, i luoghi dove si terranno gli incontri o quelli di preghiera, che devono essere tutelati. Poi, naturalmente, c'� l'attenzione alle persone.

A questo proposito da un organo di stampa, sono state avanzate riserve a riguardo di qualche partecipante.

Devo dire che la lista dei partecipanti e degli invitati ci � stata consegnata con largo anticipo dalla comunit� di Sant'Egidio. E naturalmente ne abbiamo fatto buon uso.

Insomma, tutto appare tranquillo, nessun rischio.

Si � cercato di captare qualsiasi segnale. Ma non � stato intercettato sinora alcun messaggio che possa fare pensare alla preparazione di atti ostili.

Davide Parozzi