Comunità di S.Egidio


 

05/09/2004


Ebrei e musulmani: pi� dialogo per vincere il terrore
�Capirsi e imparare a convivere nella diversit� battendo l�intolleranza�

 

Pregano con parole diverse, ciascuno le sue. Ma ce n�� almeno una che tra oggi e e marted� sar� ripetuta migliaia di volte, identica da parte di tutti: ed � �dialogo�. Non per annullare le differenze reciproche, spiegano, ma perch� �il dialogo� � l�unica via per conoscersi, capirsi, e in ultima analisi convivere battendo violenza, terrorismo, intolleranza. Ed � questo lo spirito con cui ebrei, musulmani, buddisti, nonch� rappresentanti di tutte le maggiori religioni affronteranno insieme con i cristiani l�incontro interreligioso che inizia oggi a Milano: promosso dalla Comunit� di Sant�Egidio in collaborazione con la Diocesi e giunto quest�anno alla sua diciottesima stagione. �Molti forse non sanno - spiega Mohammed Danova, della Casa della cultura islamica di via Padova - che incontri e iniziative simili a questa stanno andando avanti gi� da molto tempo, qui a Milano. E pochi sanno forse che anche noi, insieme con la Diocesi e con la Comunit� ebraica di Milano, facciamo parte di una stessa associazione che si chiama "Religion for Peace" ed esiste ormai da pi� di tre anni�. Il problema, come osservano tanti, � che di Islam non ce n�� uno solo. �Ma tutte le religioni - puntualizza Danova - contengono traduzioni concrete diverse, e non tutte espressione autentica del pensiero religioso.Il problema � che spesso si parla di terrorismo: ma per sconfiggerlo, come ha detto il cardinale Tettamanzi, bisogna affrontare le sue cause. E la causa principale � sempre la stessa: la mancanza di giustizia�. Diverse anime: non con tutte il dialogo � facile. Ma il rabbino capo della comunit� ebraica milanese, ancora ieri, ripeteva che se �nel mondo islamico fondamentalista sar� necessario un lungo lavoro per far emergere le componenti moderate�, va per� ricordato che �per arrivare alla pace ci vuole uno sforzo da parte di tutti: all�interno di ciascuna delle grandi fedi c�� molto da fare�. Anche la preghiera ebraica scelta per chiudere l'opuscolo introduttivo dell�incontro parla di giustizia: � solo � l�opera di giustizia� che �produrr� pace�, e solo �il lavoro della giustizia produrr� pace e tranquillit� per sempre�. I partecipanti sul summit - 500 delegati per 36 forum dedicati ai temi pi� drammatici del pianeta - arriveranno da oltre 60 paesi del mondo. Ad aprire ufficialmente il meeting sar� il cardinale Dionigi Tettamanzi, davanti a un�assemblea che inizier� alle 17 al Teatro degli Arcimboldi dove interverranno anche il ministro degli esteri franco Frattini e il presidente della commissione europea Romano Prodi. Ma le presenze autorevoli per le altre religioni sono numerosissime, dal rabbino capo di Israele Yona Metzger alla presidenza degli Emirati Arabi nella persona di Ibrahim Ezzedine, e poi molti rappresentanti delle diverse comunit� irachene. Oltre a buddisti, shintoisti, oomoto, tanri-kyo, induisti... �Purtroppo - conclude ancora Danova - la memoria dell�uomo � corta. Altrimenti avrebbe gi� imparato le tante lezioni che avrebbe dovuto dargli la storia. Ma � proprio per questo che bisogna dialogare. Senza dialogo e comprensione reciproca, i problemi del mondo resteranno sempre troppo complicati per noi�.

Paolo Foschini