Si alza il sipario sulla Milano ecumenica e interreligiosa: comincia oggi l'incontro che vede riuniti i rappresentanti delle religioni di tutto il mondo. �Il coraggio di un nuovo umanesimo� propone il nuovo meeting �Uomini e religioni� ideato dalla Comunit� di Sant'Egidio. E la sfida � stata accettata dalla citt� ambrosiana: terra spesso al centro di impulsi localistici, che per altri versi ha sempre saputo trovare quel �coraggio del dialogo� invocato, in questi giorni, dal cardinale Dionigi Tettamanzi.
Sar� proprio l'arcivescovo di Milano a dare il benvenuto ai 150 rappresentanti delle diverse religioni. E al Teatro degli Arcimboldi, per l'assemblea d'inaugurazione, saranno presenti politici e uomini di cultura. Yasumi Hirose, figura carismatica dello Shintoismo Oomoto giapponese, porter� il saluto di una delle religioni asiatiche ancora poco conosciute. Yona Metzger, rabbino capo d'Israele, sieder� al fianco di Ibrahim Ezzeddine, consigliere presidenziale degli Emirati arabi. Ma sar� domani e marted�, nei trentasei forum che si terranno in contemporanea in vari luoghi della citt�, che �uomini e religioni� si confronteranno davvero: su povert� e terrorismo, ambiente e globalizzazione, sulle guerre (in Iraq, Medio Oriente, Irlanda del Nord, Africa), su economia e bioetica. Migliaia di iscritti per un numero di incontri mai raggiunto prima nelle scorse edizioni del meeting. Neppure in quella milanese del 1993, che pure fu una delle manifestazioni pi� partecipate e mediaticamente pi� diffuse. In una citt� che gi� allora, e per tutti gli anni '90, si � impegnata a diventare l'�oasi di pace e luminosit� per l'ecumenismo e il dialogo� che � oggi. L'espressione � di monsignor Francesco Coccopalmerio, vescovo ausiliare della diocesi e vicario per l'ecumenismo, che gi� ha ricordato i passi di avvicinamento reciproco tra la Chiesa ambrosiana e le tre religioni pi� presenti nel capoluogo lombardo: ebraismo, islam e buddhismo.
A partire dal primo incontro tra il rabbino Giuseppe Laras e il cardinale Carlo Maria Martini nel 1990, oppure dall'invito ai cristiani alla preghiera conclusiva dello Shabbat, nel 1999, invito accolto con "l'invasione" di quasi mille cittadini nella sinagoga maggiore di via della Guastalla. Nella lunga serie di rapporti tra Chiesa ambrosiana e comunit� ebraica milanese, si ricordano le lezioni di ebraismo tenute per qualche anno dal rabbino Elia Kopciowski nel seminario teologico di Milano e, ultimo evento in ordine cronologico, la prima visita ufficiale dell'arcivescovo Tettamanzi alla sinagoga maggiore, un anno fa. Con l'Islam, il dialogo inizi� gi� dal '90, con la lettera �Noi e l'Islam� di Martini, mentre dal 2000, anno dell'incontro �Religioni per la pace�, si sono moltiplicate le iniziative interreligiose che hanno compreso anche i buddhisti. Terreni di prova, grazie ai quali Milano � pronta alla nuova frontiera di pace che si apre oggi e nei prossimi due giorni.
Avr� pi� di un palcoscenico l'incontro interreligioso �Uomini e Religioni Milano 2004�. A illuminarsi per primo sar� il Duomo, stamattina alle 11, quando l'arcivescovo Dionigi Tettamanzi accoglier� i rappresentanti ecumenici in una Messa solenne. Il primo atto di un evento a cui Milano si prepara da mesi, e che � destinato a restare nella coscienza dei milanesi, da sempre volenterosi nella corsa a tappe del dialogo tra le diverse religioni. Il Duomo, le universit�, gli Arcimboldi, le piazze, persino le parrocchie: la citt� sar� percorsa da una scossa, gli incontri in programma saranno sparsi in pi� luoghi come a voler raggiungere il pubblico pi� vasto possibile. Fino alla vera �festa di popolo�: quella che marted� raccoglier� tutti in piazza Duomo, per una nuova istantanea da conservare nell'album della citt� che cresce, che accoglie, che si apre. Dopo aver pregato in luoghi diversi (ciascuno secondo la tradizione religiosa) cristiani, musulmani, ebrei, buddhisti, scintoisti, religiosi indiani, Oomoto e Tenri Kyo confluiranno in processione, nel cuore dell'ambrosianit�, un arcobaleno ai piedi della Cattedrale. Per proclamare a una voce l'appello di Pace che il mondo aspetta.
Oggi alle 17, al Teatro degli Arcimboldi, l'avvio ufficiale del meeting, con il benvenuto del cardinale Tettamanzi a rappresentanti del mondo religioso, politico e culturale internazionale. I 2400 posti a via dell'Innovazione sono esauriti gi� da due settimane. Ma non ci saranno esclusi: nella vicina Universit� della Bicocca � stato allestito un maxi schermo per 3mila persone. Domani si entra nel vivo: undici forum al mattino e tredici al pomeriggio in diversi punti della citt�: l'Universit� Cattolica, la Casa Ildefonso Schuster e l'Hotel Marriott. Altre dodici tavole rotonde (in tutto saranno trentasei) si svolgeranno marted� mattina. Per raccogliere le iscrizioni, ci sono punti di raccolta in piazza Duomo, largo Gemelli e piazza San Carlo.
E in mezzo a eventi di respiro internazionale, fa capolino il vitalismo di una ventina di comunit� parrocchiali, che hanno spontaneamente organizzato incontri di riflessione sul �nuovo umanesimo� invocato dai leader religiosi. Piccolo segno che la Chiesa ambrosiana � matura, capace di fare una sintesi delle complessit� e d'immaginare un futuro dal volto interreligioso.
Annalisa Guglielmino
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