Comunità di S.Egidio


 

05/09/2004

INCONTRI DI PACE - Si apre il meeting: centinaia di delegati accolti all�Arcimboldi
Milano riunisce i capi di tutte le fedi
Tre giorni per fare vincere il dialogo


 

MILANO - Fari puntati sul 18� meeting internazionale interreligioso, promosso dalla Diocesi ambrosiana e dalla Comunit� di Sant�Egidio, che si apre oggi alle 17 al Teatro degli Arcimboldi. Trecentocinquanta i partecipanti: leader e testimoni delle grandi religioni mondiali, protagonisti della cultura e del pensiero laico che, sino a marted�, si confronteranno su questo tema: �Il coraggio di un nuovo umanesimo�. Rafforzate da ieri le misure di sicurezza intorno alla sedi dell�incontro. Milano, dunque, capitale della pace e del dialogo all�indomani della strage dei bambini di Beslan. �Abbiamo negli occhi i loro corpi martoriati, ma non possiamo cedere alla tentazione di chi oggi chiede solo vendetta e semplifica il mondo in bianco e nero�, dichiara al nostro giornale lo storico Andrea Riccardi. Il fondatore della Comunit� di Sant'Egidio salir� sul palco della �Scala bis� per la solenne assemblea d�inaugurazione, coordinata da Lorella Cuccarini testimonial dell'associazione �Trenta Ore per la Vita�, assieme al cardinale arcivescovo Dionigi Tettamanzi, al presidente della Cei cardinale Camillo Ruini, al rabbino capo di Israele Yona Metzeger, alla Presidenza degli Emirati Arabi Uniti rappresentata da Ibrahim Ezzedine, al giornalista francese Jean Daniel e al giapponese Yasumi Hirose, presidente Oomoto. E questo avverr� dopo i saluti del sindaco Gabriele Albertini e gli interventi del ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, e del presidente della Commissione europea Romano Prodi. La cerimonia verr� trasmessa in diretta video e audio su internet (www.santegidio.org). In serata, a Villa Torretta, il ricevimento ufficiale offerto dalla Regione nel corso del quale prender� la parola il governatore lombardo, Roberto Formigoni. L�emergenza terrorismo sar� al centro del dibattito. Basta ricordare i titoli di alcuni dei 34 �forum� in programma da domani all�Hotel Marriott, all'Universit� Cattolica e alla Casa Schuster: �Disarmare il terrore: il ruolo dei credenti�, oppure �Il dialogo tra le religioni in un mondo di guerra�. Ancora, �Memoria del male, coraggio del perdono�. �Oggi, ancor pi� di ieri - afferma Riccardi - tanti mondi religiosi sono al bivio: far prevalere le ragioni della pace o lasciarsi trascinare sulla via della violenza e della guerra? La vicenda del terrorismo � l� a dimostrarlo. Le religioni possono essere acqua che spegne l�incendio della violenza e della guerra, ma possono anche divenire benzina che attizza il fuoco dell�odio�. Alla �tre giorni� si discuter� anche di �Quale Islam in Europa?�, tema quanto mai di attualit� dopo il manifesto contro il terrorismo dei musulmani moderati. �Un pregiudizio molto diffuso - afferma Yahya Sergio Yahe Pallavicini, imam della moschea di via Meda - sostiene l�incompatibilit� dell�Islam con la civilt� europea. Non � cos�, come dimostra l�esperienza della Coreis italiana che sar� al centro del confronto di una tavola rotonda. Il nostro lavoro non si � prestato alla strumentalizzazione estremista di coloro che, interpretando alla lettera alcuni aspetti secondari della dottrina, vorrebbero farne una bandiera ideologica al fine di imporre l�islamizzazione del Vecchio Continente. In questi anni abbiamo dimostrato la vera natura dell�Islam come religione di conoscenza, giustizia e pace dando un chiaro esempio di equilibrio tra obblighi rituali, doveri tradizionali e diritti sanciti dalla costituzione di una democrazia occidentale. Da qui - conclude Pallavicini - labozza di intesa della Coreis per evitare la creazione di compartimenti stagni, tesserando o "inquadrando" i fedeli magari su basi etniche, nazionali o ideologiche, ma per ricordare sempre che le moschee appartengono a Dio, anche se sono affidate in gestione agli uomini�.

Gian Carlo Botti