Prima un appello ripetuto e accorato, di respiro globale, rivolto e condiviso con le centinaia di delegati che, di fronte a lui, affollavano la sala in rappresentanza di tutte le religioni del mondo: affinch� sforzandosi di mettere sempre �al centro l�essere umano�, possano �nascere e crescere una nuova cultura e prassi del dialogo�. Poi un auspicio specifico per Milano: e cio� che la citt� di Sant�Ambrogio �raccolga i frutti di questo incontro internazionale�, anche in vista della �celebrazione fra nove anni del XVII centenario dell'editto di Milano, con cui l'imperatore Costantino diede piena libert� religiosa ai cristiani�. Cos� il cardinale Dionigi Tettamanzi ha aperto ufficialmente ieri pomeriggio al Teatro degli Arcimboldi il XVIII Incontro interreligioso organizzato dalla Comunit� di Sant�Egidio in collaborazione con la Diocesi.
E l�arcivescovo, prima ancora di ascoltare gli interventi che avrebbero seguito il suo, e in anticipo sui 36 forum in cui oggi e domani si discuteranno tutti i maggiori drammi del pianeta, ha concluso auspicando fin d�ora che l�evento si ripeta presto, e che ci sia quanto prima l�occasione �per un nuovo incontro interreligioso e internazionale�. Inevitabilmente, per quanto il tema dell�incontro attuale fosse almeno in apparenza generico (�Religioni e culture, il coraggio di un nuovo umanesimo�), il filo teso sotto tutti gli interventi di ieri era il pensiero del terrorismo, dell�Iraq, dell�ultima strage di bambini in Ossezia: �vile e spietata�, l�ha definita il cardinale.
Almeno un effetto collaterale prodotto dal terrorismo anche qui, del resto, � percepibile nel massiccio dispiegamento di poliziotti, carabinieri e vigili che, sin dalle prime ore del pomeriggio, hanno sottoposto a controlli rigidissimi la folla dei delegati al suo ingresso in teatro. Metal detector, sosta vietata tutt�attorno all�area, file interminabili: a garanzia della sicurezza dei leader religiosi presenti, nonch� dei politici come il presidente della Commissione europea, Romano Prodi, e il ministro degli esteri Franco Frattini, intervenuti a loro volta per ribadire la parola d�ordine di tutti: dialogo. Perch� la pace, ha concluso Tettamanzi, non passa attraverso i metal detector, ma va costruita appunto �con il coraggio di dar vita a un nuovo umanesimo�.
E il governatore lombardo Roberto Formigoni, intervenendo pi� tardi al ricevimento conclusivo della serata, ha voluto sottolineare che il terrorismo si batte con la politica: �� compito della politica, degli Stati, difendere e cercare di disarmare chi intende aggredire i cittadini�.
Paolo Foschini
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