Comunità di S.Egidio


 

06/09/2004

Dal 5 al 7 settembre Milano e la diocesi ambrosiana ospitano il meeting �Uomini e religioni�, organizzato da 18 anni dalla Comunit� di Sant�Egidio.
L'uomo al centro della storia
. Esponenti delle culture e fedi di tutto il mondo si ritrovano per dialogare insieme sull�esigenza e la possibilit� di vivere in pace, allontanando i fondamentalismi.

 

Dal 5 al 7 di settembre Milano sar� il teatro di una grande evento internazionale: il diciottesimo incontro ecumenico e interreligioso organizzato dalla Comunit� di Sant�Egidio, quest�anno in collaborazione con la diocesi ambrosiana. � dal 1986, anno della storica preghiera delle religioni per la pace voluta da Giovanni Paolo II ad Assisi, che la Comunit� fondata da Andrea Riccardi perpetua lo spirito di quell�incontro e ne tramanda l�eredit�, organizzando annualmente, in diverse citt� del mondo, l�appuntamento internazionale �Uomini e religioni�. Gi� nel 1993 Milano aveva ospitato l�evento. Oggi, a pi� di dieci anni di distanza, la diocesi torna ad essere �la capitale mondiale della ricerca spirituale e culturale�, come ha sottolineato l�arcivescovo Tettamanzi nel presentare alla stampa l�avvenimento. E infatti saranno presenti all�incontro esponenti di spicco delle Chiese cristiane e di tutte le religioni, ma anche personalit� importanti della cultura �laica� - spiega Mario Marazziti, portavoce di Sant�Egidio -, che nel corso di questi 17 anni si sono lasciati coinvolgere nello spirito di Assisi. Per questo l�incontro � una grande sfida, perch� scommette sulla convergenza di soggetti diversi per affrontare le grandi domande dell�oggi�. Sono molte infatti le domande poste da una globalizzazione �che � ormai un dato di fatto, ma che ha ancora grandi lacune, perch� non risponde all�esigenza di giustizia, sicurezza, pace e benessere per tutti. E soprattutto alla domanda di fondo sul senso della nostra vita�. � necessario ancora un lungo lavoro di dialogo per giungere a quella sintesi che possa preludere al �nuovo umanesimo� cui fa riferimento il titolo del meeting milanese: �Religioni e culture: il coraggio di un nuovo umanesimo�. Secondo il Cardinale, l�incontro sar� un�occasione preziosa, per la tradizione prestigiosa di cui � espressione e per le circostanze in cui cade, in �un contesto mondiale di grande conflittualit� �trasversale�, politica, economica e religiosa�. In questo scenario, sottolinea l�Arcivescovo, quella del dialogo appare come �l�unica strada per l�armonia e la crescita dell�umanit�. Un dialogo, che deve porre al centro l�uomo: �Il senso del convegno sta nell�onorare con coraggio profetico la centralit� dell�uomo. Solo concentrandosi sull�uomo ci si pu� aprire e guardare alla societ� nel suo insieme. Non ci pu� essere il bene di un solo popolo se non c�� il bene di tutta l�umanit�. Da questa prospettiva �teologica e pastorale� alcune ricadute immediate sull�attualit�. Interrogato sul possibile contributo delle religioni nella crisi irachena, Tettamanzi fa cenno alla necessit� di una conoscenza reciproca: �Avere presenti i valori di cui ciascuno � portatore, ma anche i propri limiti, perch� la paura non si caccia con la paura, ma guardando in faccia la realt� cos� com��. Considerazioni condivise anche da Marazziti, che sottolinea come sia importante ricordare che �ogni fondamentalismo � in lotta innanzitutto con il proprio moderatismo. Conviene non isolare l�Islam moderato, lasciandolo alla merc� delle frange estreme�. L�incontro si articoler� in momenti celebrativi e di preghiera, alternati a tavole rotonde su temi chiave della modernit�: dalla bioetica all�immigrazione, dall�Aids al dialogo tra laici e credenti, dalla pena di morte alla crisi della democrazia. �� importante - ricorda l�Arcivescovo - che l�appuntamento diventi anche un evento mediatico�. Chiude Marazziti: �Le immagini di questo incontro, se verranno diffuse dai media, saranno profondamente diverse da quelle dello scontro, che sono passate sui nostri schermi negli ultimi mesi, e potranno portare un cambiamento a livello profondo�. Anche nella nostra zona L�incontro interreligioso del 5-7 settembre avr� i suoi momenti pi� significativi a Milano, ma non � stato dimenticato il vasto territorio che fa riferimento alla diocesi ambrosiana. Per sottolineare l�impegno dell�intera Chiesa milanese nella buona riuscita dell�evento, sono previsti incontri decentrati in alcune localit� della periferia. Si terranno tutti contemporaneamente alle ore 21 di luned� 6 settembre. Tre sono gli appuntamenti in programma nel Varesotto e nell�Altomilanese. Eccoli. � A Varese, presso il �De Filippi� di via Brambilla 15, incontro dal titolo �Religioni e dialogo interreligioso in Russia�. Interverranno Zinovij Kogan (Russia), presidente del Congresso delle comunit� e organizzazioni ebraiche; Akif Agaev (Russia), musulmano sciita, vicepresidente dell�Alto consiglio religioso dei popoli del Caucaso; Gjduddin, Mufti di Russia; Silantev, segretario del Consiglio interreligioso della Confederazione degli stati indipendenti. � a Gallarate, presso il teatro �Nuovo� di Madonna in Campagna, incontro dal titolo �Convivenza e Islam in Europa�. Partecipa Abdool Magid A. Karim Vaklil, presidente della comunit� islamica di Lisbona (Portogallo). � A Castelletto di Cuggiono, presso la Casa del decanato di Castano Primo, incontro dal titolo �La Chiesa armena: storia e martirio�. Interviene Sebouh Sarkisian, Patriarca armeno ortodosso di Teheran (Iran). Le serate sono pubbliche e hanno la finalit� di favorire l�incontro e il dialogo tra esponenti di diverse culture e religioni e la riflessione sulle questioni aperte pi� importanti e urgenti del mondo attuale.

Stefania Cecchetti