Comunità di S.Egidio


 

07/09/2004

INCONTRO DI PACE - Guerra, povert�, bioetica e rapporti con l�islam i temi del confronto tra religiosi e politici
L�Iraq unisce cattolici e islamici "Ora evitiamo lo scontro di civilt�"

 

MILANO � Posti esauriti ieri alle ventiquattro tavole rotonde del meeting internazionale, ecumenico e interreligioso, promosso dall�Arcidiocesi ambrosiana e dalla Comunit� di Sant�Egidio. Oltre settemila persone hanno affollato le sale dell�hotel Marriott, dell�Universit� Cattolica e della casa Schuster per le �prove generali del mondo come pu� essere, senza ingenuit� attraversando i suoi punti dolenti: Iraq, Africa, Irlanda del Nord, America Latina, i diritti umani che si restringono ma anche la bioetica, la povert�, il perdono, quale Islam in Europa, la fragilit� della democrazia. Temi affrontati da cardinali, imam, politici e intellettuali (in serata hanno partecipato, a Palazzo Dotti, al ricevimento offerto dal prefetto Bruno Ferrante). Un enorme arcobaleno di religioni, culture e idee. Stamattina gli ultimi dodici forum. Dunque, un successo di pubblico particolarmente attento ai confronti.

Sull�Iraq il vescovo vicario di Baghdad, Shlemon Wardumi, � esplicito: il paese ha bisogno di una �democrazia sui generis, perch� dopo tanti anni di dittatura non � facile avere la libert�. Insomma �se si apre la diga all�improvviso, si rischia di fare una strage�. Incalza l�imam Mahdi Al-Khalisi, del congresso iracheno per la rifondazione: ci vorranno �limiti al permissivismo� anche nell�abbigliamento degli uomini e delle donne. �Sar� il popolo a decidere - aggiunge - Un popolo che rifiuta il terrorismo e vuole esprimersi liberamente per mostrare che � degno della libert�, ma finch� c�� l�occupazione siamo un paese sotto comando estero, e questa � una deformazione della democrazia�. �Le migrazioni verso l�Occidente - ricorda Jean- Christophe Rufin, presidente di "Action contre la faim" - sono solo una piccolissima parte di quelle in atto nel Terzo Mondo. L�Europa deve convincersi che solo aiutando lo sviluppo dei paesi pi� poveri si potr� cercare di risolvere un problema che, allo stato attuale delle cose, sembra irrisolvibile�. Tragedie diverse, una sola via per il perdono.

Tra il pubblico del forum sull�America Latina c�� il sociologo Alain Touraine. �Sono pessimista - dice - I Paesi latino-americani non saranno in grado di trasformarsi e di unirsi. Le condizioni sociali peggioreranno in tutto il continente�.

E� di ieri anche la garbata replica della Comunit� di S.Egidio all�ex presidente Cossiga, che la rimproverava di non avere condannato adeguatamente il terrorismo in Iraq e in Cecenia e non avere espresso solidariet� alla Russia. �Abbiamo sempre condannato ogni forma di terrorismo e siamo qui per impedire lo scontro tra civilt�. Il Meeting � iniziato poi con la testimonianza dolorosa e straordinaria del vescovo Teofan, il prelato ortodosso che si � recato tra i bambini durante la tragedia in Ossezia�.

Gian Carlo Botti