Condanna senza appello per la �guerra sporca americana in Iraq�, convinzione che sia in atto �una vera e propria occupazione� con metodi �uguali a quelli di Saddam� e con una �informazione allineata� che non dice il vero: gli esponenti iracheni che hanno illustrato all�incontro di Sant�Egidio a Milano la situazione dell�Iraq erano tutti d�accordo, salvo un sacerdote, Daniel Shammon, cattolico iracheno residente in Svezia, che si � sempre occupato degli esuli e ha ricordato che �abbiamo sofferto 35 anni di regime dittatoriale� senza che �nessuna istituzione islamica o araba influenzasse anche solo superficialmente il regime per ottenere margini di libert�.
L'opposizione irachena, oppressa e strangolata, non ha trovato alcun posto nei Paesi arabi e musulmani: �State qui criticando - ha incalzato Shammon i leader islamici presenti alla tavola rotonda - le forze di occupazione, e per farlo usate una libert� di espressione che non esisteva prima in Iraq. Nelle moschee avvengono conferenze infuocate anche solo contro un bicchiere di vino, ma non vediamo veemenza contro il terrorismo e i rapimenti�.
Ma la gente non ne pu� pi�, in Iraq, secondo Shlemon Warduni, vescovo cattolico di Baghdad. �I nostri bambini gridano, i nostri giovani, le nostre giovani gridano, i nostri vecchi, i nostri malati gridano: basta! Basta con la guerra. Siamo stanchi della guerra. Da pi� di cinquant'anni la guerra. E poi chiediamoci: perch� la guerra? Non c'� nessuna ragione. Non c'� per noi, se non l'interesse del petrolio e forse anche Israele�. Una chiamata in causa che suscita richieste di approfondimento, ma il presule a una domanda precisa si chiude: �Israele, in che modo? Io ho detto soltanto, questo, e non commento�.
Warduni per� si lamenta soprattutto perch� alcuni morti sembrano contare pi� degli altri. �Siamo tristi, addolorati, per quel giornalista, il giornalista Enzo, italiano, che ricordiamo con affetto e preghiamo per lui e per la sua famiglia. Siamo tristi per quei soldati italiani che sono stati uccisi, siamo molto addolorati; per gli americani stessi che sono l�. Per� siamo tristi che i nostri bambini, giovani, tutte le nostre vittime non vengano messe in evidenza. Quanti rapiti ci sono ogni giorno�?
E� uno spaccato drammatico di vita quotidiana, quello che emerge dalle parole del vescovo. �Ci manca una cosa terribile che non c'�, la sicurezza. La grande gioia della pace. Viviamo nella paura, non siamo sicuri. L'Iraq � un Paese di pace, ed � diventato un Paese di guerra. La sua cultura � di seimila anni e pi�, ed � diventato senza cultura. Avete sentito che cosa � stato fatto al museo di Baghdad. Dove sono i suoi pezzi adesso? Non si sa. L'Iraq � molto ricco, � diventato purtroppo molto povero. L'Iraq pu� far vivere tutto il Medio Oriente, e adesso deve andare mendicando le cose dagli altri. Ma non � mendicare: � un atto di carit� fraterna. E certamente non eravamo abituati alle autobombe, e adesso ogni giorno purtroppo a Baghdad, a Mossul, a Najaf, a Samarra, a Karbala ne esplodono. Non eravamo abituati al rapimento delle persone per essere poi riscattate�.
I cristiani in particolare, perch� considerati benestanti, sono vittime dei sequestri a scopo di riscatto, una piaga dell�Iraq occupato. �Le nostre frontiere sono aperte, i terroristi sono dappertutto, anche questo dobbiamo ricordare qui. Le armi sono in mano di tutti, � una situazione tremenda e non si vede una via di uscita�. La proposta, condivisa da tutti � questa: scrivere come capi religiosi un lettera ai potenti affinch� �prendano la causa irachena sul serio, fuori da tutti gli interessi, fuori dall'oro nero, che ci distrugge; prendetelo l'oro nero, non lo vogliamo. Vogliamo la pace per i nostri bambini, per i nostri giovani, che non hanno un futuro. Prendete la questione irachena sul serio, potete risolverla�.
Marco Tosatti
|