Comunità di S.Egidio


 

07/09/2004

intervista IL CARDINALE RENATO RAFFAELE MARTINO, PRESIDENTE DEL PONTIFICIO CONSIGLIO �JUSTITIA ET PAX�
�Siamo di fronte alla quarta guerra mondiale�
Il Papa nella crisi dei Balcani aveva raccomandato l�intervento umanitario. Un atto necessario nei casi di genocidio e quando vengono calpestati i diritti umani. Non sappiamo se uscendo casa ci aspetter� qualcosa. Se l�autobus che prenderemo salter� in aria. Bisogna cercare le cause di una violenza diffusa e impazzita �Dopo il conflitto freddo tra Usa e Urss ora c�� l�attacco dei terroristi�

 

�ORMAI siamo entrati nella quarta guerra mondiale�. Renato Raffaele Martino, cardinale, Presidente del Pontificio Consiglio �Justitia et Pax� legge in questa chiave l�orrore di Beslan. �Noi parliamo sempre delle due guerre mondiali, la prima e la seconda, e dimentichiamo che c'� stata una terza guerra mondiale, la guerra fredda. Una vera e propria guerra, anche se fuori degli schemi. E questo � un'altra guerra ancora, la quarta guerra mondiale, che ci coinvolge davvero tutti, perch� noi non sappiamo se uscendo da quest'albergo ci succeder� qualche cosa. Se non ci succeder� niente mentre saliamo su un autobus, o quando andiamo al bar. La guerra si � seduta al fianco di ciascuno di noi�.

Il �Ministro della pace� del Papa, una lunga esperienza diplomatica all�Onu, non si accontenta di spiegazioni semplici: �C'� chi dice che sono esplosioni di pazzia. Pu� essere pure una pazzia collettiva che ha guidato quei ventisei terroristi a fare quell'eccidio spaventoso. Ma ci siamo domandati veramente perch�, che cosa li spinge, che cosa li motiva?�.

Che cosa si pu� fare?

�Naturalmente ogni stato deve mettere in atto le soluzioni di polizia nel migliore dei modi; e questo naturalmente pu� offendere qualche libert� personale. Gli stati devono fare quest'opera di difesa�.

Basta questo?

�Non basta. Allora dobbiamo andare a vedere le motivazioni. Perch� fanno questo? E la comunit� internazionale deve dirigersi all'esame e alla soluzione delle situazioni che causano l'esplosione. E non basta nemeno la sola forza. Non � la potenza militare che vince. Il Papa l'ha detto, e stradetto e ripetuto. E' attraverso il dialogo e il negoziato che si vince. E' arrivato fino al perdono, eroico, in qualche caso. E' un discorso che � ostico a molte orecchie; per� � quella la strada maestra che porterebbe veramente alla soluzione�.

L'Unione Europea si sta interrogando sulle cause della strage.

�Non � un'equazione in cui bisogna trovare la �X�, e poi siamo contenti. Quando uno ha identificato la causa, poi deve darsi da fare per eliminarla�.

Perch� c'� tanto silenzio sulla Cecenia?

�L'opinione pubblica si interessa di alcuni problemi, di altri si disinteressa. La Santa Sede si interessa di tutte le situazioni di conflitto e di crisi. Spesso la Santa Sede interviene dove nessuno interviene. E spesso quello che dice o fa la Santa Sede rimane a livello profetico. Fa la denuncia, e poi nessuno l'ascolta. Certamente il Papa � intervenuto in questi giorni, ha parlato di spirale di odio, e di cause�.

La crisi cecena � una questione interna russa?

�Il papa ha raccomandato anche, durante la crisi dei Balcani, l'intervento umanitario, quando c'� una situazione di genocidio in atto, qualche cosa che riguarda i diritti umani calpestati. Ha raccomandato l'intervento umanitario. E non tutti sono d'accordo, appunto per questo rispetto della sovranit� interna. Ma nel messaggio per la giornata della pace ha riconosciuto al Consiglio di Sicurezza la competenza di stabilire quando ci sono queste minacce alla pace. Ma bisogna vedere l'interesse della comunit� internazionale a esaminare delle situazioni che a volte passano inosservate�.

Quindi la questione cecena non pu� essere considerata solo un fatto interno della Russia?-

�Lo vediamo dalle terribili immagini che abbiamo sotto gli occhi. La comunit� internazionale deve pur dire qualche parola. Putin non si aspettava questo, � stata una lezione anche per lui�.

Vediamo un drammatico proliferare di azioni di terrorismo. La guerra in Iraq ha causato quest�accelerazione?

�Non totalmente; penso che quest'esplosione, questa spirale avrebbe fatto il suo itinerario per conto suo, comunque; ma naturalmente qualche effetto di peggioramento c'� stato�.

La non soluzione del problema del Medio Oriente e della Terrasanta hanno un ruolo in questa crisi?

�S�, hanno un ruolo; se fosse risolto quel bubbone certamente le cose sarebbero pi� facili. E' per questo che la comunit� internazionale si deve impegnare a sciogliere realmente quel nodo�.

Eminenza, � ottimista per il futuro?

�Bisogna esserlo, bisogna esserlo perch� quando per ufficio vedo situazioni di ingiustizia, di oppressione, di sevizie - e mi riferisco al mio ultimo viaggio nel Nord dell'Uganda - devo per forza farmi coraggio, e dire: no, c'� una soluzione�.

Marco Tosatti