Comunità di S.Egidio


 

07/09/2004

Da Milano
�I terroristi non possono definirsi musulmani�

 

�Coloro che commettono atti criminali non devono essere definiti come musulmani. Anche se dicono di esserlo�. Ahmad al-Tayyib, rettore di al-Azhar, la prestigiosa universit� islamica del Cairo, � oggi ospite della Comunit� di Sant'Egidio alla tavola rotonda �Disarmare il terrore: un ruolo per i credenti�. �Quanto � successo a Beslan - aggiunge - non va addebitato all'islam ed � condannabile a tutti i livelli: politico, culturale, istituzionale e popolare�.

Questa condanna vale anche per i kamikaze?

Sar� molto sincero: dipende dal singolo caso. Se prendiamo il caso palestinese, ci troviamo di fronte a una terra occupata e a un popolo aggredito ogni giorno. Che cosa ha fatto il mondo per salvare i bambini che vi muoiono? Nulla. Anzi, tutti - compresi gli arabi - stanno a guardare. Non mi stupisco se poi i palestinesi ricorrono a certe azioni.

Non sarebbe pi� semplice condannare tout court tutti gli attacchi contro gli innocenti fatti in nome di Dio?

Certamente. L'islam non permette di attaccare innocenti. Io stavo solo cercando di andare a fondo del problema. L'islam � fondamentalmente una religione di pace. Anzi, � l'unica religione che vieta espressamente ai combattenti di uccidere gli anziani, le donne, i bambini e gli stessi nemici feriti o disarmati. Vieta persino di sradicare gli alberi o di abbattere senza ragione gli animali.

E come spiega che ci siano musulmani che si comportino in maniera radicalmente opposta?

In Egitto abbiamo subito il terrorismo molto prima dell'Europa. Il nostro governo, grazie a Dio, � riuscito poi a estirpare questo male e ora molti di quelli che scontano una condanna in carcere si sono pentiti delle loro azioni.

Al-Azhar � un'importante autorit� morale islamica. Cosa fa la vostra istituzione per impedire a coloro che strumentalizzano l'islam di danneggiare la sua immagine?

Il nostro ruolo � effettivamente fondamentale: alle nostre facolt� sono iscritti 400mila studenti tra cui 15mila provenienti da 92 Paesi stranieri. Senza parlare di cinquemila scuole e istituti di vari livelli. Propaghiamo un islam della pace e della convivenza ed � per questo che mi spiace molto dover difendere l'islam dalle accuse di terrorismo tutte le volte che vengo in Europa. Da noi queste cose le sanno tutti. Qui si fa una grande confusione tra terrorismo e resistenza legittima all'occupazione. Non mi risulta che i partigiani francesi e italiani che hanno lottato contro il nazismo siano considerati terroristi bens� eroi.

Lo sono anche perch� non hanno mai attaccato una scuola...

Se i tedeschi avessero colonizzato i loro territori l'avrebbero probabilmente fatto. Non vorrei essere frainteso: l'attacco alla scuola di Beslan � da condannare con tutta la nostra forza: la lotta per l'indipendenza della Cecenia ma va ricercata una via pacifica di risoluzione del problema. Inoltre � da condannare l'uccisione di Baldoni e il sequestro dei giornalisti francesi in Iraq, anche se va detto che l'occupazione del Paese ha causato e facilitato questi tristi avvenimenti. Per questo penso che oggi meditare sulla confusione e l'ingiustizia che stanno dietro il terrorismo potrebbe portare a una soluzione.

Camille Eid