Comunità di S.Egidio


 

07/09/2004


�Shoah, il dovere di testimoniare�

 

�� un periodo, il nostro, che ha bisogno pi� che mai di testimonianze�: Aaron Appelfeld, scrittore israeliano sopravvissuto all'orrore dei campi di concentramento, ha spiegato cos� l'importanza dell'incontro interreligioso in corso a Milano in questi giorni e che oggi vivr� il suo momento conclusivo in piazza del Duomo.

Ieri sera, nella parrocchia di via Pinturicchio, lo scrittore ha ripercorso con commozione la lunga storia della sua vita: dall'infanzia trascorsa in una piccola e ricca citt� della Bucovina, Czernowitz alla drammatica esperienza nei lager ucraini, dalla fuga attraverso un intero continente dilaniato dalla guerra mondiale fino in Israele. Perch� insieme al coraggio del dialogo �bisogna avere anche il coraggio della memoria�, e ancora di pi� quello della speranza: �Davanti alla televisione, in questi giorni, sono rimasto pietrificato - ha detto lo scrittore -. Ho raccontato per anni il terrore, e oggi lo ritrovo continuamente davanti ai miei occhi, come un'epidemia inestinguibile�. Eppure, di raccontare, non bisogna mai stancarsi: �Parlare, ascoltare - ha continuato lo scrittore -: questi momenti rappresentano la nostra risorsa contro l'odio, contro il male�. E proprio nel confronto, secondo Appelfeld, pu� nascere lo spazio per la speranza: �Quando scappai dai campi, vagai per boschi e villaggi, rifiutato da tutti. Poi, una sera, bussai alla porta di una donna: lei mi accolse, mi diede da mangiare e un lavoro, e fece finta di non sapere che ero ebreo, "diverso" da lei�. Il dialogo tra le persone, come tra le culture, le tradizioni, le religioni rappresenta l'unica risposta, per lo scrittore. Oggi pi� che mai.

Viviana Daloiso