Comunità di S.Egidio


 

07/09/2004

GALLARATE
Il portoghese Vakil: �La conoscenza parte dal lavorare insieme�

 

�Sviluppate un progetto di interesse locale che coinvolga musulmani e non�. � questo il consiglio di Abdool Vakil, presidente della comunit� islamica portoghese, ai fedeli del Corano che desiderano integrarsi con la comunit� gallaratese.

Ieri sera, le 250 poltroncine blu del Teatro Nuovo non sono bastate a far sedere tutte le persone accorse per confrontarsi sulla presenza dell'Islam in Europa. Cittadini di ogni et� si sono riuniti alla ricerca di un dialogo difficile da trovare. Soprattutto in una citt� come Gallarate dove, sei mesi prima della strage delle Torri Gemelle, in via Dubini fu smascherata una cellula di terroristici islamici. Sempre a Gallarate, da oltre un anno prosegue il braccio di ferro sulla moschea di via Peschiera, chiusa dal Comune per problemi urbanistici ma usata lo stesso dagli islamici, tra le proteste dei vicini. Una questione ancora irrisolta, anche se da tempo i musulmani cercano un'area dove trasferirsi. Tanto che ieri gli islamici hanno chiesto un parere al prevosto gallaratese, monsignor Franco Carnevali. Decisa la risposta: �Ogni comunit� di credenti deve avere la possibilit� di pregare in un posto degno, di cercarlo e di trovarlo. Penso sia utile e importante trovare a Gallarate questo luogo�.

Nell'attesa, ieri sera il primo a interrogare l'ospite di Lisbona sul modo in cui potersi avvicinare alla comunit� locale � stato Mohamed El Mafudi, l'imam della moschea di Gallarate prima arrestato perch� sospettato di legami con il terrorismo e poi rilasciato. Il marocchino ha chiesto: �Come possiamo superare i pregiudizi della gente?�. Gi�, perch� tra gli ostacoli principali all'integrazione e al dialogo �ci sarebbero proprio i pregiudizi�, spesso�. Di qui, il messaggio principale di Vakil: �� importante che ci siano serate di confronto come questa. Cristiani, musulmani ed ebrei non devono chiedersi che cosa li divide, bens� che cosa li unisce�.

Chiara Milani