Comunità di S.Egidio


 

07/09/2004


�Le nostre parrocchie punto d'integrazione�
Mons. Paul Hinder vescovo in Arabia: �Il cammino � difficile ma noi siamo punto di riferimento per i tanti immigrati che arrivano per lavorare�

 

Pellegrini in terra islamica sulle vie dell'integrazione Milano-Abu Dabi. Cristianesimo-Islam. Realt� diverse, societ� differenti, libert� differenti. Cristiani �pellegrini� che affollano chiese e piazze per la celebrazione del venerd� Santo. Dall'altra parte del muro della parrocchia, le moschee e i minareti, l'integrazione �Un integrazione difficile da realizzare, gi� da concepire, per un popolo che non pu�, per legge, neppure convertirsi ad un culto diverso da quello islamico�. Nessuno, forse, meglio di Paul Hinder, frate cappuccino e vescovo ausiliario del vicario apostolico d'Arabia, pu� spiegare cosa voglia dire essere un cattolico nei Paesi mussulmani. Terre difficili, figlie di una chiusura �totale� all'integrazione religiosa frutto di secoli di legge islamica, non solo culto. Le istantanee dell'Arabia cattolica - raccontate dagli occhi dello svizzero d'origine, ma �cittadino del mondo� per vocazione, vicario apostolico - sono Parrocchie piccole, grandi non pi� di due ettari, in cui � consentito pregare, cantare, celebrare l'Eucaristia, prese d'assalto fin dalle celebrazioni del primo mattino da migliaia di fedeli. �Un punto di riferimento per l'integrazione degli immigrati cristiani - racconta il vescovo -, ma anche un caposaldo spirituale per popoli "pellegrini" che arrivano da tutte le parti del mondo�. Realt� profondamente unite dal senso religioso, ma anche comunit� che vivono quasi nell'oblio, nei meandri scuri di una societ� mussulmana che, specie negli Emirati Arabi, nello Yemen, nel Quatar, non �pu� conoscere� l'integrazione. �I cattolici lavorano, vivono, come i mussulmani, ma le difficolt� nel praticare il culto sono tante. Ma forse per questo, la "forza" religiosa del cattolicesimo � davvero molto vissuta, come una sorta di "collante" nella vita di comunit� tanto unite quanto diverse�. Difficolt� che spiega Hinder, sono certamente superiori a quelle che gli immigrati mussulmani devono superare nel nostro paese, dove la societ� civile � tollerante, dove le leggi sanciscono queste libert�. �Ma dove, forse con identica vitalit� - prosegue il vescovo - la religione gioca e pu� giocare nel tempo, un ruolo importante, fondamentale, nell'integrazione, nella convivenza�.

Cesare Giuzzi