Comunità di S.Egidio


 

il Cittadino

11/09/2004

La bella testimonianza dei giornalisti lodigiani di TelePace, presenti al recente evento internazionale
A Milano tra religioni e culture
Il grande incontro di preghiera della Comunit� di S. Egidio

 

Dal 5 al 7 settembre Milano ha ospitato il XVIII Incontro internazionale di preghiera per la pace dal titolo �Religioni e culture: il coraggio di un nuovo umanesimo�, organizzato dalla Comunit� di Sant�Egidio in collaborazione con la diocesi ambrosiana.Il Meeting si aperto domenica mattina in Duomo alla presenza dei rappresentanti delle Chiese cristiane del mondo (evangelici, anglicani, ortodossi, riformati) con la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano che ha chiesto di invocare il dono della pace per un mondo afflitto da gravi �forme di schiavit� prodotte dalla miseria e dalla guerra, dall�ingiustizia sociale e dai soprusi dei potenti, dai miti del successo e dalla manipolazione del consenso, per rinnovare l�impegno contro la logica della violenza e dell�egemonia, dell�individualismo e del profitto che minacciano o cancellano� la libert� e la democrazia. �La pace, che oggi ci appare lontana e che non � in nostro potere � ha continuato il Cardinale Dionigi Tettamanzi - potr� diventare realt� in un domani vicino, se oggi uomini e donne di buona volont�, a qualsiasi fede o cultura appartengano, si uniscono ad invocarla come dono dall�alto e a costruirla dentro i processi della storia�. Dopo l�omelia dell�Arcivescovo della diocesi ambrosiana, il Pastore riformato Jean-Arnold de Clermont, Presidente della Conferenza delle Chiese d�Europa (organismo che riunisce tutte le Chiese europee delle diverse confessioni, da quella ortodossa a quelle evangeliche e anglicana), ha commentato in francese il Vangelo del giorno, ricordando che essere discepoli di Ges� vuol dire accettare uno sconvolgimento della propria vita, portare la propria croce, rinunciare totalmente a se stessi, in un mondo secolarizzato, orientato verso la soddisfazione delle aspirazioni individuali.Nel pomeriggio, al Teatro degli Arcimboldi, l�Assemblea d�Inaugurazione dell�incontro interreligioso si � aperta osservando un minuto di silenzio per le vittime di Beslan. Il Vescovo Feofan, Pastore ortodosso di Stavropol e Vladikavkaz, sotto la cui giurisdizione ricade l�Ossezia, ha ammonito che �il terrorismo � un male che pu� colpire ovunque, a New York, a Madrid, su un autobus� e che �l�umanit� non ha altra scelta se non unirsi, al di l� di ogni differenza, per non far passare il terrore ed eliminare tutte le situazioni che lo creano�.Anche l�Arcivescovo di Milano, nel saluto di benvenuto ai partecipanti, ha ricordato �l�inutile, vile e spietata strage di bambini innocenti� a Beslan. �� proprio il coraggio di dare vita a un nuovo umanesimo - ha precisato il Cardinale Dionigi Tettamanzi - il contributo pi� originale ed efficace che, insieme, vogliamo assicurare all�edificazione di una pace giusta e duratura. Questo tema rimanda all�esigenza fondamentale di edificare la societ� e i rapporti tra i popoli mettendo al centro, con pi� coerenza e determinazione, la persona, l�essere umano che possiede e vive un�essenziale e irrinunciabile dimensione relazionale e, quindi, di dialogo�. L�auspicio dell�Arcivescovo della diocesi ambrosiana � che �proprio a partire dalla dimensione relazionale della persona, possano nascere e svilupparsi una nuova cultura e prassi del dialogo, che si basino non solo su ci� che le diverse identit� religiose e culturali hanno in comune, ma soprattutto sulle loro differenze e specificit��. Il Cardinale Camillo Ruini, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, intervenendo nella seconda parte della cerimonia ha illustrato, nella sua riflessione, la crescita in questi ultimi decenni del ruolo storico e culturale delle religioni che acquistano maggiore influenza nella vita delle persone e delle popolazioni.

�Proprio per questo � ha spiegato il Cardinale Ruini - aumentano le loro responsabilit� di promuovere un�etica e una cultura dell�amore, della solidariet� e della riconciliazione. Questa � anche la via attraverso la quale il significato pubblico delle religioni pu� ulteriormente legittimarsi, superando i sospetti e i timori che esse siano invece cause di conflitti e ostacoli allo sviluppo della libert�. La condizione fondamentale affinch� simili rischi siano evitati � che tutte le religioni accolgano senza riserve la libert� religiosa e la promuovano in concreto. Pertanto � ha concluso il Presidente della CEI - come la solidariet�, cos� anche la libert� religiosa � un valore che va �dilatato� e praticato a livello mondiale, per costruire su solide fondamenta la pace e la concordia tra i popoli�.

Paola Granata