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NO LIMITS |
16/09/2004 |
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Dopo i mille colori delle vacanze, ci attende solo il grigiore della vita quotidiana? C�� un appuntamento che dimostra il contrario, sin dal nome. Si chiama infatti �Abbasso il grigio!� la mostra di pittura in calendario a Roma dal 23 al 26 settembre. L�esposizione, giunta alla ottava edizione, raccoglie ogni anno le opere di centinaia di artisti disabili del Movimento "Gli Amici" della Comunit� di Sant'Egidio e di numerose associazioni, cooperative e gruppi della capitale e di altre citt� italiane. I lettori di No Limits ne hanno gi� sentito parlare, per un servizio che abbiamo pubblicato lo scorso anno. Non si tratta di una mostra come le altre. La differenza non � data dalla novit� dei materiali, delle tecniche o delle scelte estetiche, ma dalla forza vitale del suo messaggio, per nulla scontato, e dal tono corale e gioioso che si percepisce sin dalla visione delle prime opere. Non si assiste, infatti, a una malinconica sequenza di quadri caratterizzati dal disagio dell�handicap (che pure affiora delicatamente) o d�incerte repliche da celebri dipinti, ma ci si trova coinvolti in una serie di interrogativi e di proposte che gli autori formulano in modo originale e carico di significato, in opere belle e meditative. �Abbasso il grigio!� nasce dall�amicizia di pi� di trent�anni anni della Comunit� di Sant'Egidio con i disabili. La Comunit� ha intrapreso con loro un cammino di affetto, di vicinanza, di condivisione, caratterizzato soprattutto dall�amicizia personale e gratuita. Non per nulla il Movimento che raccoglie i disabili mentali, all�interno della Comunit� di Sant'Egidio, si chiama �Gli Amici�. Vi partecipano pi� di 1500 persone in Italia ed all�estero, molte delle quali sono allo stesso tempo fra i promotori e i protagonisti della mostra. Anche per questo in tante opere viene proposto con ambizione non solo un programma artistico, ma �un�arte di vivere�, attraverso il realismo di chi considera la propria fragilit� e limitatezza non un destino ineluttabile, ma un motivo per superarsi e contribuire creativamente a superare le barriere del pregiudizio, dell�incomunicabilit�, dell�anonimato. La Comunit� di Sant'Egidio ha offerto ad ogni partecipante la possibilit� di esprimere le proprie capacit� creative e comunicative. La valorizzazione delle abilit� individuali ha fatto nascere i numerosi e differenziati percorsi artistici, ha offerto la possibilit� di trovare linguaggi alternativi a chi non riesce a comunicare verbalmente, ha restituito a ognuno la dignit� di essere protagonista in un mondo che cambia e che pu� essere cambiato. Nel corso delle diverse edizioni la mostra ha acquistato notoriet� e accresciuto il numero dei visitatori, fino ad essere ospitata nel 2003 dal Parlamento europeo, in occasione dell�Anno europeo delle persone con disabilit�. Le edizioni tenute a Roma negli anni passati si sono svolte in due delle piazze pi� belle, piazza Santa Maria in Trastevere e piazza Navona, nelle quali le opere sono rimaste in mostra per diversi giorni. Le architetture del Valadier e l�opera del Bernini sono la nuova, bellissima cornice delle opere degli artisti disabili di Abbasso il grigio. Quest�anno, infatti, la mostra si svolger� nella prestigiosa sede di Piazza del Popolo, da non molto tempo trasformata in una vasta e scenografica isola pedonale. Nel cuore della Capitale, quasi a voler simboleggiare un rapporto speciale fra queste opere, i loro autori e la citt�. E proprio la citt�, fra problemi e prospettive di cambiamento, � il tema di questa edizione della mostra del 2004. Gli espositori ne offriranno interpretazioni diverse ed originali, legate all�attualit�, ma anche alle aspirazioni ed ai sogni di ognuno. Possiamo offrire qualche anticipazione: in alcuni dipinti sono evidenziati i limiti della citt� moderna, talora con ironia, mentre vengono proposti modelli di convivenza che accolgano tutti in modo uguale. In altri emerge la preoccupazione per la guerra e per la violenza, entrate negli ultimi anni con forza nel cuore delle citt� europee ed americane. Allo stesso modo si nota la preoccupazione per realt� pi� lontane, per le citt� pi� povere del Sud del mondo, troppo spesso dimenticate. Diverse opere denotano una ricerca espressiva libera, caratterizzata ad esempio dall�utilizzo di materiali di recupero. Alcuni artisti hanno abbandonato il pennello per utilizzare materiali trash, altri hanno lavorato sul modello delle installazioni, orientandosi verso i percorsi innovativi dell�arte contemporanea. Uno degli elementi pi� significativi di �Abbasso il grigio!� � la generosit� degli espositori. La gran parte degli artisti disabili metter� in vendita i propri quadri, non per guadagnare in prima persona, ma per offrire a tanti bambini africani la possibilit� di curarsi dall�AIDS, insieme alle loro madri. Questa malattia �, attualmente, la quarta causa di morte nel mondo, la prima in Africa. Per questo hanno deciso in tanti di destinare il ricavato della vendita dei quadri per contribuire il Programma Dream. Si tratta di un programma per la cura all�AIDS recentemente avviato dalla Comunit� di Sant�Egidio in Mozambico, attualmente in corso di estensione ad altri paesi africani, che offre gratuitamente la stessa cura che in Occidente permette a migliaia di persone sieropositive di curarsi e di non morire. I principali obiettivi del programma sono la prevenzione della trasmissione del virus HIV dalla madre al bambino e attraverso le trasfusioni di sangue, nel breve termine; la creazione di condizioni strutturali per giungere all�introduzione generalizzata della terapia antiretrovirale nel paese, nel medio termine. I risultati ottenuti fino ad oggi sono molto incoraggianti: oltre 8.000 persone si sono sottoposte al test e circa 2.000 sono in trattamento con farmaci antiretrovirali; sono gi� nati, da madri sieropositive, pi� di 400 bambini sani. Gi� negli anni precedenti il ricavato della mostra era stato destinato in Africa, in particolare in Guinea Bissau, per la ricostruzione di un ospedale che era stato distrutto dalla guerra. L�edizione 2003 aveva portato a raccogliere circa 30.000 euro, anche grazie al sostegno di alcune realt� del commercio e dell�industria della Capitale e dell�Assessore Daniela Valentini. La scelta di non dimenticare l�Africa e di impegnarsi attivamente in favore del continente pi� povero, mediante interventi di sostegno allo sviluppo umano, � uno dei principali impegni del Movimento �Gli amici�, che fra l�altro promuove l�adozione a distanza di bambini africani. In occasione della mostra dello scorso anno, il Sindaco Veltroni sottoline� in modo particolare questo aspetto dell�iniziativa, ponendo in rilievo che dalla mostra veniva un grande insegnamento di generosit� per la nostra societ� individualista. Da chi potrebbe chiedere (giustamente) un aiuto per s�, verr� anche quest�anno un messaggio di solidariet� verso chi vive in una condizione di povert�, come i malati di AIDS del continente africano. � una testimonianza che aiuta a cogliere un�idea diversa dell�handicap. La stessa testimonianza che arricchisce i visitatori della mostra. Nelle opere esposte, infatti, la disabilit� c�� (e non potrebbe non esserci), ma non � l�ultima parola sulla vita di chi ne � colpito, n� � motivo di tristezza o rassegnazione. Al contrario i colori vivissimi dei quadri trasmettono una grande vitalit� e il desiderio di combattere il grigio della vita, come � detto dal nome della manifestazione. La malattia e le difficolt� non vengono cancellate, ma sono �rese lievi� dal poter vivere serenamente le proprie difficolt�, dalla possibilit� di guardare il mondo sognando di cambiarlo dall�amicizia, dalla vicinanza affettuosa. Si tratta di un messaggio di grande forza e speranza. � davvero significativo come gli artisti che espongono le loro opere in questa mostra, abbiano fatto della loro �diversa abilit�� una opportunit�, anzich� un limite. � il motivo qualificante di una mostra straordinaria, che nel corso degli anni ha contribuito a liberare, in persone gravate da problemi fisici e mentali, energie nascoste e (per alcuni) insospettabili, capaci di raggiungere una straordinaria ricchezza espressiva, altrimenti negata. Dipingere per questi artisti giovani e meno giovani non � un atto volontaristico o un rito consolatorio, ma l�opportunit� di comunicare un universo interiore, che solitamente resta sotterraneo o velato, e di suggerire una visione della vita e del mondo pi� umana, pi� gioiosa e solidale. In conclusione... un appuntamento da non perdere!
Filippo Sbrana
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