Comunità di S.Egidio


 

Il Venerd� di Repubblica

17/09/2004


LA RELIGIONE NON C�ENTRA: C�E LA PARALISI DELLE PASSIONI
Monsignor Vincenzo Paglia. Il vescovo di Terni: non � una guerra tra confessioni diverse, ma una mancanza generale di valori. Sostituiti dall�interesse. Monsignor Vincenzo Paglia, vescovo di Temi, � stato uno dei fondatori della Comunit� di Sant�Egidio a Roma

 

N� scontro di civilt�, n� guerra di religione. L�orrore che scorre davanti ai nostri occhi muove da altre ragioni. La religione non c�entra. N� il cristianesimo n� l�Islam n� l�ebraismo n� tantomeno le innumerevoli altre religioni nel mondo�. Monsignor Vincenzo Paglia, tra i fondatori della Comunit� di Sant�Egidio, quarantamila persone impegnate in opere umanitarie in pi� di sessanta Paesi, ne � convinto. � appena tornato nella sua diocesi di Terni dopo la Conferenza interreligiosa che la Comunit� ha organizzato a Milano raccogliendo le adesioni da tutte le fedi: ulema, ayatollah, rabbini, monaci buddisti, induisti, oltre naturalmente alle varie anime del cristianesimo, ortodossi, protestanti, copti, mormoni, evangelici e via dicendo.

D. Allora la situazione attuale ha altre ragioni? Quali?

R. �Proprio la mancanza di religiosit�. C�� nel mondo non un eccesso ma una carenza di religiosit�, compresa la religiosit� laica. Quando Giuliano Amato mi confessa che nello scrivere la Costituzione europea con sua stessa sorpresa si � trovato di fronte all�ostacolo di mettere per iscritto la parola �uguaglianza� spero sia chiaro a cosa mi riferisco. Eppure di questa difficolt� �laica� che non riesce pi� a riconoscere uno dei principali ideali della Rivoluzione Francese si � parlato molto meno che delle difficolt� a scrivere delle radici cristiane dell�Europa: Ecco a cosa mi riferisco. Non alla dottrina di questa o quella Chiesa, della mia Chiesa o della tua Chiesa, ma ad una sorta di paralisi delle passioni, sia civili che religiose, sia spirituali che ideali. Mi chiede da dove deriva il buio in cui viviamo? Da dove nasce questo sconcerto che ci coinvolge tutti, questo senso di disperazione impotente? Deriva da questa grave mancanza che riguarda tutti, il Primo, il Secondo e il Terzo mondo. Proprio nel momento in cui paradossalmente, in apparenza, le fedi sembrano conquistare la scena, e gli inni di vittoria in nome di Dio si moltiplicano. Mi permetta di raccontarle un episodio della Bibbia, quando Mos� riscatt� la schiavit� ebraica in Egitto. Dopo aver attraversato il Mar Rosso si elevarono inni di vittoria in nome di Dio e gli angeli del cielo volevano unirsi ai canti degli uomini quando Nostro Signore ferm� gli angeli dicendo �non si canta per i miei figli morti�. I figli erano gli egiziani vittime della pur giusta ribellione ebraica. Il senso del divino proprio di fronte alle vittime, alle morti, si esprime. Se non si esprime dimostra che non c��.

D. Ma questo orrore � mosso anche da una eccessiva disuguaglianza sociale?

R. �No, nemmeno. O meglio, s�. Deriva dall�assenza dell�ideale di uguaglianza, come dicevo prima, non dalla presenza di disuguaglianza. Per capirci le racconto di quando Enver Oxa, l�ex dittatore albanese che di un certo tipo di uguaglianza sociale se ne intendeva, mi disse che l�errore pi� macroscopico che aveva commesso non era l�eccessivo appiattimento sociale, bens� la cancellazione della libert� religiosa. Era stato quello, anche secondo un materialista come lui, a provocare il buio del suo Paese. L�uguaglianza come valore � altra cosa dall�uguaglianza per legge. Oggi la disuguaglianza pi� grande che io colgo, lavorando e conoscendo da vicino alcuni paesi dell�Africa, pi� ancora del Medioriente, � quella relativa al valore della vita. Una vita in Africa vale molto meno di una vita da noi. Questo � spaventoso, questa � la voragine che si � aperta davanti ai nostri occhi e ancor pi� davanti agli occhi di quella umanit� che vive dentro questa voragine�.

D. Cosa ci aspetta nel prossimo futuro?

R. �Alle religioni, a tutte le religioni, chiederei di approfondire le ragioni della loro fede. Non di conquistare altre fedi, ma di scandagliare i legami spirituali di ciascuna religione con il divino. All�interno dell�animo umano il senso del divino � sempre lo stesso, non ce ne sono altri, � quello e soltanto quello. Ai laici chiederei di tornare a valorizzare il ruolo della ragione, perch� anche la ragione porta all�incontro degli uomini. La ragione sorregge gli ideali e senza ideali non c�� prospettiva per l�uomo. Oggi a muovere il mondo sembra predominare un solo grande ideale, l�interesse, qualcuno lo ha definito il nuovo dio, il dio denaro. � questo che fa scendere le tenebre�.

Piero Schiavello