Il cuore della mostra � un dipinto gigante. Il profilo di una grande citt�, simile ad uno skyline di New York: grattacieli sottili, volumi che seducono, luci che ipnotizzano. Le sagome degli edifici, all�interno, sono piene di volti. Centinaia di ritratti in fototessera si aggiungono mano a mano che i visitatori affluiscono.
Chi vuole, oggi e domani, pu� lasciare la propria foto, l�espressione di un giorno, la faccia di qualcuno. � l�idea di metropoli dei cinquecento artisti disabili, in mostra a piazza del Popolo. �Abbasso il grigio!�, nata dall�esperienza di una comunit� (di Sant�Egidio) che � una bella copia della citt� di tutti i giorni, il cui motore � quello della solidariet�, invece che del profitto. Il ricavato della vendita dei quadri sar� devoluto al progetto �Dream� di lotta all�Aids in Africa.
Qua e l�, al fondo di questa ed altre tele e dell�idea di citt� che esprimono, c�� il dolore rappresentato da un colore, la paura sfumata nella geometria di una forma. La comunit� che ferisce, perfino.
Eppure, nella ricchezza dei materiali adoperati e nelle tonalit� scelte, la citt� degli uomini sembrerebbe una risorsa. L�antidoto alla solitudine, l�abbraccio della comunit�, la ricchezza della molteplicit�. Ma spesso la citt� fabbrica paure, produce ferite, penalizza la diversit�.
A volte quella risorsa va sprecata, persa tra le disparit�, fra una citt� dei ricchi e una dei poveri, come nel quadro di Raffaella Bertoli, che dipinge una Roma divisa fra gli edifici illuminati dell�Eur e le abitazioni opache di Spinaceto.
Raffaella ha problemi motori, e racconta di quando la citt� la respingeva: �Non prendevo gli autobus, mi sentivo osservata�. Nell�88 � entrata nella comunit� di Sant'Egidio, e l� ha conosciuto il volto solidale della citt�: �Mi sono fatta degli amici, mi sono fidanzata�. Nel labirinto di strade, a volte, affetto e comprensione si perdono: nel quadro di Gianluca Panella, 39 anni, gli edifici sono un�intricata foresta nera, con l�unico cuore rosso dei legami affettivi, nascosto, quasi imprigionato.
Altre volte la citt� disperde invece di accogliere, abbatte anzich� costruire. Come nel quadro �Accoglienza, inaccoglienza�, opera di gruppo: Luigi Funedda, 41 anni, Riccardo Gazzillo, 36, Roberto Mizzon, 48, Simona Occhipinti, 27, Gianni Oriente, 60, e Nadia Primiani, 44, sulla tela hanno stampato le proprie mani, alcune con le dita aperte, molte, chiuse in un pugno. Spesso la citt� � ostile ma a volte ti viene incontro.
Ilaria Sacchettoni
Ilaria Sacchettoni
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