Comunità di S.Egidio


 

21/11/2004

CONTRO LA PENA DI MORTE PER LA VITA
PERCH� VINCA LA VITA
IL 30 NOVEMBRE LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE CITT� PER LA VITA

 

La vita umana � sacra, dagli inizi alla sua fine naturale. Ma � comandamento disatteso, il quinto, in molti modi.

Si fa strada in Europa, nel mondo occidentale, una mentalit� incline all�eugenetica e all�eutanasia che utilizza le categorie della dignit� umana, confondendo l�opinione pubblica.

C�� anche una eutanasia sociale che riguarda sempre le societ� pi� avanzate e la loro incapacit� di inventare i modi per dare davvero dignit� agli anziani.

C�� un diritto alla vita negato a interi continenti del Sud del mondo, quando non si garantisce nemmeno il diritto all�acqua pulita o alle cure per malattie che si possono sconfiggere o neutralizzare. Oggi � questo, forse, il terreno dove si contano pi� vittime e il responsabile ha un nome: Aids.

Ventisei milioni di persone infette da Hiv e Aids solo nell�Africa subsahariana e gi� 16 milioni di bambini orfani di Aids. E praticamente niente terapia.

Ognuno di questi temi andrebbe ragionato in profondit�, tolto il velo, aiutando le nostre societ� a reagire, a inventare delle soluzioni concretamente praticabili.

� in questo contesto che il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha consegnato alla Comunit� di Sant�Egidio il premio Balzan per la pace e la fratellanza tra i popoli, con una menzione particolare per il programma di cura dell�Aids in Africa che si chiama Dream, cio� "sogno".

Un sogno realizzato. Oggi, pur con risorse limitate, Dream sta diventando il modello di intervento in 12 Paesi africani. Cure in Africa: uno su dieci � raggiunto grazie a Dream, 97 bambini su cento nascono sani e rimangono sani, le loro madri vivono e lavorano.

Ma la lotta per la vita non ha confini. Da anni la Comunit� di Sant�Egidio ha lanciato una campagna mondiale per fermare tutte le esecuzioni capitali. Ne � nato un fronte interreligioso e laico mondiale che toglie legittimit� morale a una pratica che, mentre vorrebbe combattere una cultura di morte, la legittima invece proprio al livello pi� alto. Oggi pi� di met� dei Paesi del mondo hanno abolito e non usano pi� questa pratica, e tutto � accaduto negli ultimi anni. Cina, Stati Uniti, molti Paesi musulmani, con India e Giappone restano per� dall�altra parte.

Oggi c�� un fatto in pi�. � la Giornata internazionale delle Citt� per la Vita-Citt� contro la pena di morte, il 30 novembre di ogni anno.

� questa la data anniversario della prima abolizione della pena capitale da parte di uno Stato, il Granducato di Toscana di Pietro Leopoldo, nel 1786.

La Comunit� di Sant�Egidio, con il Comune di Roma e la Regione Toscana ha promosso un movimento di citt� che in questa settimana si mobilitano per uno standard di civilt� capace di una giustizia senza vendetta e senza violare il diritto alla vita.

Trecento citt� italiane e del mondo fanno gi� parte del Movimento delle Citt� per la Vita, 15 capitali. Il simbolo di ogni citt�, dal Colosseo alla Casa Rosada, dall�Atomium al Palazzo della Moneda, illuminato in maniera diversa, diventa emblema vivente, che dice al mondo che � possibile fare a meno della pena di morte, come � accaduto per la schiavit� e la tortura.

Testimoni della riconciliazione e della sofferenza nei bracci della morte sono in Italia per inventare assieme un mondo senza pena di morte: Bud Welsh, il padre di una delle vittime dell�attentato di Oklahoma City, diventato amico di uno dei responsabili dell�eccidio in un lungo pellegrinaggio di credenti attraverso il perdono; Nick Yarris, 23 anni nel braccio della morte in Pennsylvania e innocente.

Allora, tutti al Colosseo e nelle altre citt� (www.santegidio.org per sapere dove), alla fine dello sciopero generale. Per la vita.

Mario Marazziti