�La pena di morte � la spia della barbarie presente in una societ�. Con questa dichiarazione programmatica, la Comunit� di Sant�Egidio ha organizzato la prima giornata internazionale delle citt� contro la pena capitale. Ieri sono state pi� di 300 le citt� che nel mondo si sono unite simbolicamente. A Roma, alle 19, si � svolta una fiaccolata al Colosseo, con la partecipazione del sindaco, Walter Veltroni, e di Gigi Proietti, che ha recitato alcuni testi. In contemporanea ci sono state manifestazioni a Madrid, Bruxelles, Berlino, Parigi, Bogot�, Porto Alegre e Montreal, ma anche in citt� che hanno aderito per la prima volta alla manifestazione, come Tirana, Buenos Aires e Tokio. La data del 30 novembre � stata scelta per ricordare lo storico anniversario, nel 1786, nel Granducato di Toscana, dell�abolizione della pena di morte. �Pi� di met� dei Paesi del mondo ormai la rifiutano - ha ricordato Mario Marazziti della Comunit� di Sant�Egidio -, cos� come le grandi democrazie, tranne tre, molto importanti: Stati Uniti, Giappone e India�.
Considerato che la Cina � al primo posto nella classifica delle esecuzioni, bisogna constatare che la �spia della barbarie� � presente nelle societ� economicamente pi� forti e aggressive. Ciononostante il movimento per l�abolizione della pena di morte � pi� che mai vitale. �Negli Stati Uniti c�� un sistema che elimina con la pena di morte soprattutto i poveri - ha denunciato ieri Lance Lindsey, di Death Penalty Focus -. Le esecuzioni non si fermano nemmeno quando il condannato � un minore o un portatore di handicap. Ma le cose stanno cambiando. A San Francisco la maggioranza dei cittadini � contro la pena di morte, compreso il sindaco e un pubblico ministero come Carmela Harris, che si sta rifiutando di concedere la pena capitale per l�omicidio di un poliziotto, malgrado le pressioni del governatore Arnold Schwarzenegger�. Ieri, alla fiaccolata del Colosseo c�era Nick Yarris, che ha passato 23 anni nel braccio della morte, in Pennsylvania, prima che un test del Dna dimostrasse la sua innocenza. �Con la pena di morte - ha detto - insegniamo ai bambini che non si pu� risolvere un problema senza ammazzare una persona. Questo, secondo me, vuol dire uccidere la speranza�.
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