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| Corriere di Firenze |
11/12/2004 |
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FIRENZE � �Un rigiocattolo per far esistere un bambino�. Con questo slogan si apre oggi, in piazza della Signoria, la quinta edizione del mercatino del giocattolo usato organizzato dal movimento il Paese dell�Arcobaleno e la Comunit� di Sant�Egidio, in collaborazione con il Consiglio di Quartiere 1 e il Comune di Firenze. Un tradizionale appuntamento che quest�anno servir� a pagare l�iscrizione all�anagrafe e a scuola (compreso il costo della divisa, dei libri e del materiale didattico) dei bambini di molti Paesi africani. Tanti di loro abitano nei quartieri pi� poveri delle grandi citt�, altri vivono per strada, altri ancora sono in carcere oppure sono profughi e sfollati. Milioni di piccoli �fantasmi� che non esistono ufficialmente perch� sprovvisti di documenti di identit� e per questo non tutelati in alcun modo. �In Africa � ha precisato Michele Brancale � 7 bambini su 10 non sono registrati. Per questo motivo non possono ricevere cure sanitarie, essere vaccinati o andare a scuola, ma possono essere avviati alla prostituzione, a lavori pericolosi o usati per il traffico di organi�. Questo Natale pu� dunque essere un�occasione per dare una speranza di vita e un futuro migliore a tanti piccoli africani. �Da settembre a novembre � ha spiegato Daria Colombrita � abbiamo cercato di coinvolgere l�intera citt�, raccogliendo migliaia di giochi nelle scuole materne ed elementari�. Un modo per creare una specie di filo diretto tra i bambini che imparano ad aiutare altri coetanei meno fortunati di loro. �Il �Rigiocattolo� � ha tenuto a sottolineare Stefano Marmugi, presidente del Quartiere 1 � � uno di quei piccoli progetti mirati che funzionano e che bisogna continuare a portare avanti. Il vero risultato ci sar� gi� con un iscritto in pi� a scuola o dando dignit� di esistenza anche solo ad una persona�. Due i giorni a disposizione per partecipare a questa iniziativa di solidariet�. Oggi e domani, dalle 10 alle 22, verranno messi in vendita i 7000 giocattoli usati che in questi mesi sono stati puliti, aggiustati e confezionati da bambini e ragazzi nelle Scuole della Pace della Comunit� di Sant�Egidio.
Michela Cicchin�
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