Comunità di S.Egidio


 

15/12/2004

ANZIANI: SOLI E INVALIDI, LA NUOVA FRONTIERA DELLA POVERTA'
PRESENTATO DA S. EGIDIO IL BILANCIO DI UN ANNO DI ATTIVITA'

 

GENOVA, 15 DIC - Sono gli anziani, spesso soli e invalidi, la nuova frontiera della povert� a Genova. Vivono con poco pi� di 400 euro al mese, aiutati dalle associazioni di volontariato, costretti molte volte a scegliere tra fare la spesa o acquistare i medicinali necessari per curarsi.

L'allarme su questa povert� silenziosa e nascosta � lanciato dalla Comunit� di sant'Egidio, che questa mattina ha tracciato un bilancio della sua attivit�, nella conferenza stampa "Un anno con i poveri".

Nel corso del 2004 si sono rivolte al Centro 'Genti di pace' della Comunit� 1.500 persone, 1.100 stranieri, 400 italiani dei quali 130 anziani.

A ciascun anziano che frequenta il centro, la comunit� ha offerto un sostegno che si aggira sui 1.300 euro, pari a un totale mensile di 108 euro, divisi fra alimentari (la parte pi� consistente della cifra), abbigliamento, medicine e occhiali.

"Questo aiuto rappresenta per molti circa il 15% della cifra indispensabile per sopravvivere - spiegano i volontari -. Molti anziani che possono contare sulla pensione minima o sociale o su introiti ancora inferiori non riescono a far quadrare i conti neanche rinunciando a tutto: spesso sono costretti a scegliere fra mangiare o curarsi".

Storie di quotidiane battaglie per la sopravvivenza, come quella di Luigina, 64 anni, parzialmente invalida. Vive nel centro storico, in una casa popolare e dovrebbe farcela con i suoi 420 euro al mese: 70 se ne vanno nell'affitto, 40 nelle bollette di luce, gas e telefono, 30 nelle medicine, 10 in detersivi e sapone, 300 nel cibo e 10 nelle spese di lavanderia, non avendo la lavatrice e non riuscendo a lavare a mano le lenzuola.

Luigina spende 10 euro al giorno per mangiare e risparmia su tutto ma anche cos�, facendo i calcoli, alla fine del mese spende 460 euro, 40 in pi� di quelli che intasca.

"Secondo una delibera del 1984, aggiornata l'ultima volta nel 1995 il minimo per la sopravvivenza � fissato a 232 euro al mese, 450.000 lire - concludono i volontari -. Sfidiamo chiunque a sopravvivere con poco pi� di 7 euro al giorno e chiediamo che questa cifra, assurda e grottesca, sia rivista".