Sar� il grande pranzo natalizio per i poveri, organizzato dalla Comunit� di Sant'Egidio. Ma alla tavola quest'anno siederanno molte persone insospettabili. Uomini e donne con i capelli grigi che magari hanno una pensione, dopo una vita di lavoro, eppure non riescono ad arrivare alla fine del mese.
�Essere anziani a Genova, oggi, � sempre pi� difficile - dice Andrea Chiappori, responsabile della Comunit� - La difficolt� di vivere dipende da molti fattori: le malattie, la solitudine, la situazione abitativa, la precariet� economica. Spesso la pensione non basta pi� a garantire l'indispensabile per una vita dignitosa: siamo di fronte a un numero crescente di nuovi poveri che hanno bisogno di un aiuto concreto�.
Storie unite da un filo conduttore: nessun evento catastrofico a segnare la vita, nessuna circostanza eccezionale. A segnare il confine tra la normalit� e il disagio profondo pu� bastare una bolletta della luce.
Luigina ha 64 anni, non pu� certo dirsi vecchia. � parzialmente invalida e vive nel centro storico in una casa popolare, potendo contare su una pensione da 420 euro al mese. Settanta vanno per l'affitto, 40 per le bollette dell'acqua, della luce e del telefono. Trenta euro per le medicine, sperando che la salute non peggiori. Poi venti euro tra detersivi, sapone e spese di lavanderia e dieci euro al giorno per mangiare, senza concedersi troppi stravizi. In totale, si arriva a 460 euro: 40 pi� del bilancio a cui la donna pu� arrivare senza indebitarsi con il panettiere o il lattaio. �Le spese in pi� come un paio di calze, il parrucchiere, una riparazione in casa, una visita medica, la settimana enigmistica o il giornale: sono dei lussi che Luigina non pu� concedersi. Ne abbiamo parlato con l'assistente sociale, ma malgrado la buona volont� non pu� aiutarla. Perch� Luigina, secondo i calcoli delle tabelle comunali, deve farcela da sola: ha un reddito, tolti affitto e bollette, superiore di ben 80 euro a quello che � considerato il "minimo vitale"�.
Secondo una delibera del 1984, aggiornata l'ultima volta nove anni fa, la cifra che discrimina povert� e normalit�, al netto delle spese per la casa e le normali utenze, � di 232 euro e pochi spiccioli. La Comunit� di Sant'Egidio lancia un appello: �Il Comune deve aggiornare questa cifra, inadeguata a garantire una esistenza dignitosa agli anziani soli�.
Per un giorno almeno, il 25 dicembre, sar� imbandita una tavola per tutti quelli che vivono in situazioni di disagio. Oltre alla tradizionale sede presso la basilica della Nunziata, il pranzo si svolger� contemporaneamente alla Croce Verde di Sestri, al Don Bosco di Sampierdarena, all'istituto Piccardo di via Rivoli a Carignano, all'apostolato liturgico di via Serra, alla Doria di Struppa e all'istituto Rsa Emanuele Brignole di corso Firenze.
A tutti i partecipanti al pranzo sar� offerto, con il contributo dei genovesi, privati o negozianti, un piccolo regalo personalizzato. Chi volesse contribuire all'iniziativa pu� portare vestiario, portafogli, agende, penne, radio, profumi, bigiotteria o altro, ma esclusivamente materiale nuovo, dal 18 al 24 dicembre in piazza De Ferrari: a fianco dell'albero di Natale sar� allestita la "casetta della solidariet�" di sant'Egidio.
I giocattoli usati, invece, saranno al centro della sesta edizione del "Rigiocattolo" del paese dell'arcobaleno, sabato e domenica dalle 10 alle 18 in piazza Matteotti davanti a Palazzo Ducale. I giochi raccolti nei due mesi precedenti nelle scuole e nei quartieri saranno messi in vendita per finanziare l'iscrizione alla scuola dei bambini pi� poveri di molte regioni africane.
Bruno Viani
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