Comunità di S.Egidio


 

02/01/2005


Il Papa ricorda le vittime dell�ecatombe
Giovanni Paolo II celebra l�Angelus e porge i suoi auguri agli italiani e al presidente Ciampi

 

NON ha voluto far mancare anche quest'anno gli auguri di buon anno a tutti, Giovanni Paolo II, davanti ad una folla enorme che riempiva ieri mattina per la recita dell'Angelus, tutta piazza San Pietro e via della Conciliazione. Rivolgendosi in particolare al Presidente Ciampi, il Papa lo ha ringraziato per gli auguri da lui ricevuti la sera precedente durante il tradizionale messaggio di fine anno e ha invocato per lui e per l'intero popolo italiano pace e prosperit�.

Nel giorno in cui la Chiesa festeggiava la solennit� di Maria Santissima Madre di Dio, il Papa ha voluto spiegare il significato dello scambio degli auguri che si fondano, per il Santo Padre, sull'offerta che la Madonna ha fatto di Suo Figlio Ges� al mondo, quale benedizione di Dio per ogni uomo. �Su questa benedizione - ha detto il Papa - si fondano gli auguri che ci scambiamo quest'oggi: auguri di bene, perch� in Cristo Dio ci ha colmato di ogni bene, auguri di pace, perch� Egli � la nostra pace�. Ogni uomo, secondo il Papa, � chiamato a collaborare con la propria libert� alla pace di tutti, orientando la vita verso il bene, verso Dio. Solo un'esistenza basata sulla convivenza umana pu� permettere al mondo di progredire sulle vie della giustizia e della fraterna solidariet�.

Era in forma ieri il Papa, nonostante il tour de force che lo aveva visto protagonista dei Vespri di venerd� sera, della Santa Messa di mezzanotte celebrata nella cappella privata e della Santa Messa di ieri mattina, celebrata in Basilica poco prima dell'Angelus. Oltre agli auguri, il Papa non ha mancato di ricordare le vittime della catastrofe del maremoto asiatico e dei loro familiari. �Prendo atto con favore� ha detto il Papa a proposito, �della gara di solidariet� che si sta sviluppando in ogni parte del mondo. Su questo senso di umana solidariet�, oltre che sull'aiuto di Dio, si fonda la speranza di giorni migliori nel corso dell'anno che oggi si apre�. Sempre ieri, secondo una tradizione introdotta da Paolo VI trent'otto anni fa, la Chiesa celebrava la Giornata Mondiale della Pace. Dopo l'Angelus, il Papa ha rivolto i suoi saluti ai ventimila della marcia della pace organizzata dalla comunit� di Sant'Egidio. �La Giornata Mondiale della Pace� ha detto il Papa durante l'omelia della Messa celebrata prima dell'Angelus, �costituisce un invito ai cristiani e a tutti gli uomini di buona volont� a rinnovare il loro deciso impegno di costruire la pace�. Ci� presuppone l'accoglienza di un'esigenza morale fondamentale, ben espressa dalle parole di San Paolo: �Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male�.

Paolo Luigi Rodari