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02/01/2005 |
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UNA FIACCOLATA CONTRO LE GUERRE |
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Si � tenuta ieri pomeriggio la marCia per la pace organizzata dalla comunit� di Sant'Egidio che ha preso il via da piazza Dante e ha percorso tutto il centro storico di Napoli fino ad arrivare alla chiesa di San Lorenzo Maggiore dove si � tenuto un incontro di preghiera per tutti i popoli della terra ancora afflitti dalle guerre, ricordando anche la catastrofe avvenuta pochi giorni fa nei paesi asiatici. A questa marcia hanno aderito, oltre alle migliaia di cittadini provenienti da tutte le zone di Napoli ma anche da paesi lontani, istituzioni, parrocchie, associazioni e movimenti unendosi sotto una sola voce "Pace in tutte le terre" per ricordare che c'� una situazione generale di instabilit� e di diffusione della violenza a livello mondiale. La guerra resta una realt� concreta del nostro tempo, reale o minacciata, diffusa come un'oscura malattia che diviene la sofferenza e la morte di tanti. Viviamo in tempi difficili e in un mondo disordinato, dove la violenza e il terrorismo si abbattono sugli innocenti. I poveri sono sempre pi� poveri e la guerra continua ad essere "la madre di ogni povert�". Giuseppe Dardo della comunit� di Sant'Egidio spiega il significato della marcia: �� collegata alla memoria dei morti di questa tragedia che ha colpito i paesi asiatici e ogni volta che facciamo questa marcia, portiamo con noi il ricordo di tutti i paesi del mondo, soprattutto quelli pi� poveri, dove ancora oggi ci sono delle guerre che continuano a sconvolgere le popolazioni e soprattutto donne, anziani e bambini. Abbiamo voluto portare con noi dei cartelli dove sono riportati i nomi dei paesi poveri del mondo. Partiamo da Napoli perch� anche qui c'� bisogno di pace per i tanti fatti di camorra accaduti negli ultimi mesi�. Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino presente alla marcia, ha dichiarato che: �Questa � l'adesione pi� vera e sincera, un gesto di gratitudine per la manifestazione, bisogna dedicarsi con attenzione a quanti soffrono sia per la tragedia di questi giorni e sia per la guerra, � bene ricordare tutte le piccole guerre all'interno dei piccoli territori soprattutto africani che non vengono rilevate con la dovuta attenzione, ma dobbiamo ricordarle con la preghiera e con la speranza. Siamo stanchi di tutti questi avvenimenti brutti, per cui uniamoci al bellissimo messaggio di pace del Papa�. Era presente anche il presidente della Provincia di Napoli Dina Di Palma che ha sottolineato l'evento �� una necessit�, non solo una scelta; ha rappresentato, dal punto di vista della pace, uno degli anni peggiori in assoluto. Gli eventi del sud-est asiatico hanno evidenziato quanto � drammatica la condizione di vita di tantissimi paesi del mondo, purtroppo dobbiamo sottolineare, che il mondo � diviso in paesi con eccesso di ricchezza e paesi con eccesso di povert�.
Nunzio Ciro Visconti
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