Comunità di S.Egidio


 

04/01/2005

CAPODANNO Numerosissime iniziative sostenute dal volontariato
Una serata all'insegna della condivisione con i pi� poveri

 

E stato un Capodanno all'insegna della solidariet� quello vissuto dai tanti volontari romani che hanno deciso di salutare l'arrivo del 2005 assieme ai fratelli pi� bisognosi. Divisi fra le diverse attivit� proposte nella Capitale, i volontari hanno voluto condividere il momento di festa con i senzatetto, gli extracomunitari, gli anziani e le famiglie indigenti, spinti dal desiderio di non lasciare sole le persone pi� deboli della societ� in un giorno cos� particolare. E un pensiero commosso � andato anche alle tante vittime e alle popolazioni duramente colpite dallo sconvolgente dal maremoto del Sud-Est asiatico.

Quest'anno, poi. le iniziative tradizionali sono state arricchite da alcune novit�. Nell'imponente cornice dell'Auditorium-Parco della Musica, ad esempio, � stata realizzata una grande tavolata destinata ai pi� poveri, serviti dai numerosi volontari resisi disponibili per l'occasione. La serata, organizzata dalla Comunit� di Sant'Egidio, ha previsto anche l'esibizione di un gruppo Gospel che ha intrattenuto gli ospiti in attesa dell'arrivo del 2005.

� una cosa completamente nuova - ha spiegato Paolo Ciani della Comunit� di Sant'Egidio. � un'unione di musica e solidariet�, che viene dedicata a tante persone che versano in una condizione di difficolt�. Noi desideriamo che i bisognosi non siano considerati solamente come bocche da sfamare, ma anche come individui con interessi di tipo culturale. Sono tanti gli uomini che amano il bello, l'arte e la cultura: ecco perch� � importante dare loro la possibilit� di assistere ad uno spettacolo fatto di brani musicali e rappresentazioni di vario genere.

Ma gli operatori della Comunit� di Sant'Egidio, prima ancora di arrivare alI'Auditorium Parco della Musica per aiutare tante persone disagiate, hanno condiviso un momento di carattere spirituale nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, con la partecipazione al tradizionale Te Deum.

Per i senzatetto che non hanno avuto la possibilit� di recarsi alI'Auditorium. la Comunit� di Sant'Egidio ha comunque assicurato un servizio di assistenza. Per questo tanti volontari si sono recati nelle stazioni ed in altri luoghi dalla citt�, del Centro storico come della periferia, per portare un pasto caldo ai poveri che vivono in strada.

Nella mattinata del 1 gennaio la festa � proseguita con la "Marcia della pace", cominciata a piazza della Chiesa Nuova e conclusasi in Piazza San Pietro, dove tutti hanno partecipato alla preghiera dell'Angelus e ascoltato il messaggio di Giovanni Paolo II. L'iniziativa, organizzata in occasione della XXXVIII Giornata Mondiale della Pace sul tema "Non lasciarti vincere dal male ma vinci con il bene il male�, � stata realizzata contemporaneamente in altre 200 citt� del mondo.

Anche i volontari della Caritas diocesana in questi giorni hanno lavorato perch� le persone povere e sole si trovassero nella condizione di potere trascorrere il Capodanno in un clima di gioia e di serenit�. Molti di loro si sono resi disponibili a prestare servizio a Palazzo Valentini dove � stato organizzato un cenone destinato a circa 300 persona povere (tra queste 70 i bambini). La festa, che fa parte del progetto denominato "Soli Mai", � l'evento conclusivo di una collaborazione nata gi� da diverso tempo con la Provincia di Roma. Ad accogliere le persone in difficolt� il presidente della Provincia Enrico Gasbarra e il prefetto Achille Serra.

"L'idea � nata dal desiderio di permettere alle famiglie che vivono in condizioni di precariet� economica di festeggiare in allegria la notte di San Silvestro - ha spiegato Gennaro Di Cicco della Caritas Diocesana - . Per l'occasione si � pensato ad una cena particolarmente ricca, con la distribuzione di doni per i pi� piccoli..

Una serata diversa, dove, insieme al buon cibo, alla musica e all'incontro di tante persone segnate da esperienze anche molto tristi. non � mancato il tempo di rivolgere al popolo del Sud-Est asiatico, un pensiero di solidariet�. Alla mezzanotte tutti hanno dedicato un minuto di silenzio alle migliaia di persone che hanno perso tutto e ai Paesi cos� duramente colpiti, con la perdita immane di vite umane.

Ad accompagnare gli invitati nella struttura di via IV Novembre, i pullman dalla Provincia che poi hanno provveduto a riportarli tutti a casa. �Abbiamo pensato che fosse necessario prestare attenzione non solo ai beni di prima necessit�, ma anche all'aspetto ludico. Siamo convinti che sia importante rivolgerci alla persona nella sua totalit�: � questo l'obiettivo che caratterizza le nostre azioni.

Un altro aspetto che Di Cicco ha voluto sottolineare � la generosit� dei volontari provenienti dalla varie parti d'Italia, che rendono possibile l'adozione di iniziative rivolte a chi � solo. �Mi preme molto sottolineare l'altissimo numero di operatori che ci consente di fare tutto questo. Contiamo diverse centinaia di presenze, oltre al volontariato romano, attivo per tutto l'anno. Non c'� neanche bisogno di lanciare un appello: ormai � una consuetudine la partecipazione di tanti gruppi, che vengono da altre citt� del Paese per fare esperienze qui da noi".

Consapevole del fatto che non tutti i poveri potevano essere in grado di prendere parte al cenone preparato nel cortile di Palazzo Valentini, la Caritas diocesana ha mantenuto in attivit� l'ostello di via Marsala e le varie mense di Colle Oppio, Primavalle, Ostia e via Arenula. Secondo la Caritas il 17% delle famiglie di Roma e Provincia vive in situazione di difficolt�, 170 nuclei familiari di Roma e vengono considerate in condizione di forte disagio: 2.000 persone vivono per le strade della Capitale e 4.000 in alloggi precari.

"I nostri ospiti sono persone sole - ha detto Daniele Cimino, raccontando la sua esperienza di volontario nell'ostello vicino alla Stazione Termini. Pur trascorrendo le giornate assieme ad altri individui che sperimentano la loro stessa realt�, i senzatetto continuano ad essere isolati l'uno dall'altro. Il nostro compito � quello di farli sentire parte di una grande famiglia soprattutto durante la festa, quando la solitudine si sente con maggiore forza".

Inoltre, la Caritas Diocesana proprio in questi giorni ha inaugurato ad Ostia un dormitorio da 30 posti letto che sar� attivo fino ad aprile. "L'ostello � stato aperto perch� si vuole lanciare un segnale importante anche sul litorale laziale, in quell'area che � diventata una sorta di citt� dentro la citt� ha detto ancora Di Cicco. La nostra speranza � che questa struttura da temporanea diventi permanente, per fare fronte ai problemi dei pi� poveri non solo nel momento dell'emergenza derivante dal freddo".

Il Natale ed il Capodanno sono occasioni di festa molto importanti per tutti, ma come si sa vengono vissuti con particolare slancio soprattutto dai bambini. Ecco parche i volontari della Casa Peter Pan, nata per i piccoli ammalati oncologici dell'Ospedale Bambino Ges� hanno organizzato delle giornate speciali, vissute con le famiglie in un clima di festa e di allegria. Il 31 dicembre. alla cena � seguita la serata di giochi con l'organizzazione di tombolate a premi e l'animazione, mentre il 1� gennaio c'� stata la preparazione di una grande tavolata. �In queste giornate i nostri operatori cercano di far venire qui da noi anche i propri genitori affinch� si crei una sorta di famiglia allargata - ha raccontato Barbara Colella, direttrice della casa di via di san Francesco di Sales - . Per i ragazzi che non possono portare i parenti, il discorso � diverso: molto probabilmente decidono di prestare un servizio agli altri perch� desiderano passare le festivit� in compagnia di coloro a cui si dedicano durante tutto l'anno. Spesso, poi, sono persone che possiedono la serenit� necessaria per mettersi a disposizione degli altri.

Simona Rubeis