Ad aspettare il presidente Ciampi ci saranno anche loro, Maria, Stefania, Lello, Katia, Manuela, Luciano Valentina, Marco, Pino: ragazzini di Scampia che vanno dagli 11 ai 13 anni e che hanno per cos� dire adottato circa 10 bambini rom con cui fanno una serie di attivit�: lezioni di lingua italiana, giochi, feste, lavoretti artigianali, disegni, visite ad anziani, raccolte fondi per azioni di solidariet�. Sono quelli che frequentano le Scuole della pace della Comunit� di S. Egidio; sono quelli che credono in un futuro normale e anche pi� solidale. Al presidente Ciampi lanciano un appello: �Vogliamo ringraziarti per le parole di incoraggiamento, � vero, Napoli ce la pu� fare; ma aiutaci a rendere questo quartiere pi� vivibile perch� nessuno si senta pi� solo ed emarginato, da parte nostra ci impegniamo per quello che possiamo; aiutaci ad uscire dal degrado, ad abbattere anche i segni del degrado che qui sono presenti dappertutto, a cominciare dalle Vele�. L�ultimo incontro in ordine di tempo l�hanno fatto ieri nei locali del decimo Circolo didattico dove, da diverso tempo, si ritrovano un pomeriggio a settimana e dove sono nate straordinarie storie di amicizia; la consapevolezza che era possibile abbattere le barriere quando ai ragazzini di Scampia si aggiungono, nel ruolo di insegnanti e perch� no, di educatori, anche due coetanei rom, Oliver e Daniel. �Spesso - commenta Enzo Somma, responsabile del centro di Scampia della Comunit� di S.Egidio - non vediamo che la gente vuole cambiare le cose, vuole sostenere questa voglia di normalit� e di umanit�, c�� bisogno di alzare lo sguardo da noi stessi e guardare avanti�. Come hanno fatto i bambini. �A noi - continuano nell�appello a Ciampi - piacerebbe che ci fosse pi� rispetto per tutti e che tutti avessero gli stessi diritti perch� siamo tutti uguali, abbiamo imparato che la vita delle persone � importante, non le cose, ma la vita di tutti, specialmente di chi � pi� debole�. E vanno dai piccoli rom. L�approccio non � dei pi� semplici, ma i ragazzini di Scampia ce la mettono tutta perch� le diffidenze possano essere superate: si comincia con il gioco, si passa al disegno, a lezioni di italiano, a feste a cui vengono invitati anche i bimbi rom. E per rendere gli incontri pi� efficaci sul piano didattico ogni ragazzino di Scampia prende in carico uno o due rom; eventuali incomprensioni linguistiche sono superate con l�aiuto di Oliver e Daniel. E insieme, i piccoli di Scampia e i rom, realizzano anche gesti di grande generosit�: vanno a fare compagnia agli anziani, fanno insieme il pranzo di Natale; festeggeranno insieme con handicappati, barboni e poveri la festa della befana. �Ma - chiedono - non fateci vivere nel degrado; caro presidente aiutaci ad avere una vita pi� umana per tutti, questa � la nostra speranza e siamo sicuri che � anche la tua, ti aspettiamo dai nostri amici rom�.
Carmela Maietta
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