Comunità di S.Egidio


 

12/01/2005

I locali della �Rive gauche� destineranno il 10% degli incassi di venerd� alla Comunit� di Sant�Egidio impegnata in Asia
La movida solidale

 

Ordinare la solita birra un panino o magari una cena completa nella folla dei locali della �rive gauche�, affollatissimi il venerd� sera, sapendo che il 10% del conto di questo, venerd� 14 andr� alla Comunit� di Sant'Egidio, che a Sumatra nella regione di Aceh, porter� cibo, vestiti, medicine e aiuti immediati alle popolazioni che hanno perso tutto nel maremoto del giorno di Santo Stefano.

E� la scommessa della "Movida della solidariet�", un'iniziativa nata proprio dagli esercenti dei locali pubblici dell'area a est di San Lorenzo, diventata il centro della vita notturna, specialmente giovanile la raccolta dal Comune e dal job Center, promotore dell'Incubatore di imprese che ha garantito l'a pertura a molti dei nuovi imprenditori. E alla quota dell'incasso di venerd� nei locali della zona ieri avevano gi� aderito in 43, si stanno contattando gli, altri bar e ristoranti rimasti, ma negozi ed altri esercizi di vario genere possono dar la loro adesione chiamando il Job Center e impegnanosi a loro volta a versare il 10% dell'incasso e a raccogliere offerte dei clienti si sommer� infatti quanto raccolto nelle apposite cassette che Sant'Egidio lascer� nei locali anche sabato e domenica sera; e la Comunit�, spiega Andrea Chiappori, che ne � l'anima, aprir�, venerd� sera e anche sabato, finch� movida ci sar� tra le Erbe e San Bernardo, tra Giustinian� e Sarzano, l'oratorio dei santi Pietro e Paolo in piazza San Bernardo per una mostra che illustrer� la situazione nel sud est asiatico e quali saranno gli interventi.

Con una cinquantina di locali aperti per ogni tipo di clientela, ma che attirano soprattutto i giovani, la "movida" della parte est del centro storico d� da lavorare ad oltre 250 persone; difficile quantificare l�afflusso e il giro di affari - migliaia di persone nelle sere di ogni weekend, ma sempre di pi� anche nelle ore del giorno dalla sosta pranzo all�aperitivo � ma la movida � diventata un elemento di crescita anche economica per una buona parte dei vicoli e l�effetto che si sta facendo sentire anche sull�altra �riva� di San Lorenzo.

La solidariet� di venerd� sera � anche una maniera, spiega Pietro Avvenente a nome di tutti gli esercenti della zona, di troncare con le discussioni sul rumore, sui cocci di bottiglia abbandonati per strada nonostante le ordinanze che impongono i bicchieri di plastica e su tutti gli altri elementi di disagio: giovani e desiderosi di divertirsi, insomma, ma tutti impegnati a pensare a chi sta male davvero.

In primo luogo gli esercenti, visto che devolvono quel 10% di incasso della magica serata di venerd� che � parte essenziale del guadagno.

La scelta di Sant�Egidio, da sempre in piazza San Bernardo, viene proprio dal fatto di essere "vicini di casa� spiegano Avvenente e Claudio Montaldo, assessore al commercio; e l'idea della solidariet�, nata subito dopo le prime notizie del maremoto, ha preso forma con la certezza che quei soldi serviranno a qualcosa di concreto, spesi da persone che in Oriente gi� lavorano da tempo. Stiamo pensando anche alle adozioni internazionali, spiega Chiappori, ma non tanto di singoli orfani, bens� di comunit� vere e proprie, in maniera da far restare piccoli e grandi nelle loro terre, aiutandoli a ricostruire case e a ricomprare barche, Un'iniziativa gi� avviata in India, che potrebbe prendere forma anche in Indonesia, dove si prenderanno contatti con le autorit� locali.

La movida della solidariet� sar� annunciata su tutti i locali partecipanti da una locandina con la scritta "Aiutiamoli� � la cui ideazione e stampa sono

fornite gratuitamente da Must srl e Grafiche G7 di Sarissola che ricorda come i giovani e � locali che frequentano siano alleati per aiutare le popolazioni del sud est asiatico