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19/01/2005 |
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Si chiama la �Casa di Pulcinella�. E della celebre maschera napoletana ne riassume, in un certo senso, il significato e la storia: un personaggio beffato dalla vita ma che non perde mai l�entusiasmo e l�allegria. E� questo, in sintesi, lo spirito che anima la singolare dimora che, nel cuore di Napoli, ospita ormai da circa 20 anni tante importanti iniziative all�insegna della solidariet� e dell�amicizia della Comunit� di Sant�Egidio. Nella Casa di Pulcinella ci si riuniva, un tempo, per la preghiera della sera; pi� tardi � diventata un luogo di accoglienza per gli anziani soli. Oggi rappresenta un punto di riferimento per tante persone meno fortunate che per� hanno l�opportunit� non solo di trovare conforto e sostegno ma anche di aiutare a loro volta il prossimo. Varie le attivit� che si svolgono alla Casa di Pulcinella. Dall�organizzazione per la raccolta degli abiti per i senzatetto della citt�, i carcerati di Poggioreale o per i malati dell�ospedale psichiatrico di Tirana, in Albania, alla scuola di pittura con gli amici disabili che organizzano delle vere e proprie mostre dei lavori da loro realizzati e dove il ricavato delle vendite va a sostenere altri progetti di solidariet�. E la domenica, poi, si pranza insieme agli amici della strada, quei barboni che i volontari della Comunit� di Sant�Egidio incontrano e conoscono per le strade della citt� e che entrano con il tempo a far parte della grande famiglia della Comunit�. La Casa di Pulcinella non diventa tuttavia una mensa per i poveri ma semplicemente un posto dove la domenica, come in tutte le famiglie, ci si ritrova seduti a tavola per raccontarsi storie, aneddoti e scambiarsi confidenze, per condividere insomma l�allegria e la serenit� di un giorno di festa. Queste e tante altre le iniziative che vedono come protagonisti i volontari della Comunit� di Sant�Egidio che da tempo si muovono sul territorio cittadino per portare sollievo e conforto a chi sente solo.
Serena Mosella
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