Comunità di S.Egidio


 

04/02/2005


I fatti di un anno nell'anniversario di Sant'Egidio

 

Saranno qualche migliaio i membri della Comunit� di Sant'Egidio e gli amici e ospiti della Comunit�, vescovi e cardinali, ambasciatori, poveri, rappresentanti delle comunit� nell'Africa Occidentale e delegazioni europee, per il 37esimo anniversario della Comunit� di Sant'Egidio, nata a Roma nel febbraio del 1968, e che raccoglie circa 5 mila membri, tutti volontari, in oltre 70 paesi del mondo.

Una solenne celebrazione eucaristica sar� il centro dell'anniversario, dalle ore 18.30 di questa sera. Seguir� nel Piazzale antistante, una festa di saluto.

Un anno da raccontare, quello appena trascorso, per la Comunit� di Sant'Egidio, segnato al suo termine dall'impegno per il soccorso e la ricostruzione delle vittime dello tsunami in Asia, e dal conferimento del Premio Balzan per la Pace alla Comunit� con speciale riferimento al programma di cura dell'Aids in Africa Dream, che da tempo � il pi� efficace in tutto il continente sub-sahariano.

L'anno dell'Africa, per Sant'Egidio, co-promotrice della manifestazione nazionale di Roma per l'Africa, che ha visto 100mila persone coinvolte. L'anno della firma di un impegno di rilievo, a Roma, per la prevenzione di un nuovo conflitto in Liberia, il Patto di fedelt� all'Accordo di Pace del 2003, e della soluzione dei problemi preliminari al negoziato nel duro conflitto civile in Togo, grazie all'ottenuto riconoscimento da parte governativa del leader dell'opposizione e la restituzione non solo simbolica, presso la sede della Comunit�, del passaporto.

Il programma Dream (che vede il Gruppo Unicredit e la Fondazione Unidea in partnership e la collaborazione di molte istituzioni nazionali e internazionali ) copre ormai con la terapia 20mila persone in Africa e impedisce che i bambini, nati senza il virus Hiv da madri sieropositive 97 volte su 100 grazie alla tri-terapia e all'approccio innovativo e globale del programma, riprendano il virus nel primo anno di vita con l'allattamento o vadano a ingrossare le fila dei 12 milioni di orfani di Aids gi� esistenti in Africa, perch� fornisce la terapia completa e non solo la prevenzione o la sola monoterapia alle madri.

E' ormai anche dal punto di vista della diffusione il pi� massiccio e pi� efficace progetto anti-Aids in tutta l'Africa sub-sahariana a livello internazionale.

Dal Mozambico, nel 2004, Dream ha cominciato a estendersi, in associazione anche con altre ong e soggetti internazionali, a Malawi, Tanzania, Kenia, Guinea Bissau, Guinea Conakry, Angola. E ha visto la firma di un protocollo di intesa con 13 ministri della sanit� di altrettanti paesi africani (a Roma, a maggio 2004) per avviare la terapia dell'aids al pi� presto secondo il programma Dream anche nel resto del sub-continente.

Un anno denso, difficile da sintetizzare in tutti i suoi passaggi. In Italia e all'estero.

Bambini e anziani sono stati al centro dell'impegno delle Comunit� di Sant'Egidio in molti modi. La campagna �Sole s�, soli no� e �Viva gli anziani!� ha messo a punto esperienze-pilota per la copertura integrale degli anziani a rischio nel Centro storico di Roma e un piano nazionale per sostenere gli anziani nell'ambiente e nella casa in cui hanno sempre vissuto, come prevenzione dell'istituzionalizzazione. La creazione di 10 Guide cittadine dal titolo �Come rimanere a casa propria da anziani�, le cosiddette Pagine Argento che nelle principali citt� italiane rappresentano uno strumento innovativo per usare la citt� per chi � scarsamente autosufficiente, ne � diventato un momento importante, come da anni accade per la guida alla sopravvivenza nella citt� di Roma, �Dove mangiare dormire lavarsi� che ha ispirato iniziative analoghe in altre grandi citt� europee, da Barcellona a Parigi.

Esperienze innovative di servizi a domicilio per anziani a rischio sono state realizzate in molte citt� italiane grazie alla collaborazione con l'Associazione Trenta Ore per la Vita, la Fondazione Enel Cuore e la Fondazione Vodafone.

Il 2004 � stato l'anno di un impegno particolare per i diritti umani, accanto ai disabili, a chi vive per strada, in carcere, nei bracci della morte. La mostra di pittura, �Abbasso il grigio!�, a Roma, ha portato al grande pubblico 500 opere di artisti disabili, con handicap fisici e mentali ed � diventata ormai un appuntamento della Capitale, come la Marcia della Memoria, il 16 ottobre, per ricordare la pi� massiccia deportazione di ebrei italiani, quella del 1943 a Roma.

In oltre 30 carceri in Italia e in molti punti dimenticati del pianeta, la Comunit� di Sant'Egidio ha intensificato la difesa dei diritti elementari, dal diritto al cibo e alle cure, a quello a una difesa efficace: in alcune situazioni � intervenuta per il diritto al rilascio al termine della pena, disatteso in alcuni paesi africani, come pure per riscattare persone tenute in cattivit� e vera e propria schiavit�.

La campagna mondiale contro la pena capitale e per fermare tutte le esecuzioni ha superato i 5 milioni di firme all'Appello per una Moratoria universale e ha creato un network internazionale che unisce quasi 300 citt� del mondo in azioni a favore dei diritti dei condannati a morte e della fine delle esecuzioni. La Terza Giornata Mondiale �Citt� per la Vita-Citt� contro la Pena di Morte�, il 30 novembre scorso ha rappresentato la punta pi� alta di un impegno costante, che si basa su un contatto diretto con oltre 800 condannati a morte negli Stati Uniti e in altri paesi mantenitori del mondo, e ha visto l'adesione di numerosi premi Nobel per la Pace, da Michail Gorbaciov a Betty Williams e al Dalai Lama. E' stata la sintesi di una mobilitazione che ha visto in tutto il mondo manifestazioni, veglie di preghiera e iniziative a favore di Dominique Green, afro-americano giustiziato in Texas il 26 ottobre 2004, e simbolo dei detenuti uccisi dopo processi sommari e pesantemente inquinati da pregiudizi razziali. E a favore di tutti i condannati a morte in molti paesi del mondo. La mobilitazione e l'impegno giuridico in questo campo hanno visto la liberazione di otto persone in Uzbekistan e di quattro in Texas.

Anno dei diritti riconosciuto per le persone senza dimora a Roma, sotto il segno e il nome di Modesta Valenti. Il nome di questa barbona morta per abbandono venti anni fa � oggi la via �virtuale� dove pu� eleggere residenza chi � senza residenza. A lei � legata la ricorrenza di memoria di tutte le persone scomparse in strada a Roma e in qualche misura si appresta ad essere la grande protettrice di chi vive in strada, togliendo dall'anonimato proprio chi � senza dimora: in tal modo alcune centinaia di �barboni� hanno avuto accesso ai diritti civili e alla sanit�, aggiungendosi agli oltre 50mila che durante l'anno e a Natale sono stati sostenuti in varie parti del mondo dalla Comunit� con l'assistenza medica, legale, pasti caldi, la creazione di una rete di sostegno anche per strada, le iniziative per contrastare l'emergenza freddo e i pranzi di Natale.

Un anno complesso, il 2004. Aperto dalla Grande Marcia per la Pace, �Contro tutte le Guerre� di Roma, il 1 gennaio, e concluso con la seconda Marcia conclusasi a San Pietro, con oltre ventimila persone nella prima mattina dell'anno 2005 �Pace in tutte le Terre�. Con oltre 300mila persone mobilitate in 120 citt� del mondo, nella stessa giornata.

Molte sono state le iniziative di dialogo ecumenico e tra esponenti delle grandi religioni mondiali, per contrastare il rischio di �scontro tra le civilt�� e indicare vie praticabili per il dialogo. La crescita della basilica di San Bartolomeo all'Isola Tiberina a Roma come Santuario dei Martiri del XX secolo ha in questo un ruolo particolare, mentre sta diventando un luogo di pellegrinaggio ecumenico, arricchito delle reliquie di martiri contemporanei. La visita alla Comunit� del Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I ha rappresentato l'incontro pi� significativo di innumerevoli, a Roma e nel mondo.

A Milano l'Incontro Mondiale Interreligioso del settembre 2004, sotto il titolo �Il coraggio di un nuovo umanesimo� ha visto il rilancio delle vie del dialogo - aperto anche alla cultura laica - in un tempo segnato dal conflitto.

Una direzione, quella del dialogo che si � fatta intensa vicinanza e collaborazione anche con il mondo ebraico italiano e internazionale per contrastare i rischi di crescita dell'antisemitismo a Roma e in altre parti del mondo.

Dialogo e solidariet�, anche internazionale; come testimoniano alcuni tra i molti progetti di cooperazione: dagli aiuti per i profughi nella zona dei Grandi Laghi, all'intervento per contribuire alla disperata crisi del Darfour, alle estati di solidariet� in molti paesi africani e in Albania, con una presenza continuativa nell'ospedale psichiatrico di Tirana e l'apertura di una casa di accoglienza per malati di mente e vittime della reclusione nel regime di Hoxha, al lavoro per il riscatto dei prigionieri in diversi paesi africani.

I programmi delle scuole della Pace per bambini kosovari e albanesi e in oltre trenta paesi dell'Africa, America Latina e Asia, incluso il pi� grande paese musulmano del mondo, l'Indonesia, dove le scuole della pace coinvolgono soprattutto bambini poveri musulmani, hanno rappresentato un'altra delle facce del lavoro di Sant'Egidio: un impegno educativo che nel contempo diventa un modo per creare canali di comprensione e dialogo in luoghi dove lo scontro etnico e religioso pu� essere innescato con facilit�.

I programmi di adozioni a distanza (raddoppiati nel 2004) stanno creando in numerosi paesi africani, a livello locale, le possibilit� per la crescita non solo individuale ma di intere comunit�, oltre la pura sussistenza.

Antonietta Nembri