Comunità di S.Egidio


 

18/02/2005

Pi� longevi ma sempre pi� soli
Ieri a Palazzo Nervi la Comunit� di Sant'Egidio ha presentato un vademecum su "Come rimanere a casa propria da anziani"
Un "nonno" su tre non ha famiglia

 

Anziani e solitudine. E' il problema pi� grave che Savona dovr� affrontare nei prossimi anni quando oltre la met� di chi avr� pi� di 65 anni risulter� celibe o nubile, divorziato o vedovo, e il dato aumenter� fino all'88 per cento con l'avanzare dell'et�, fino agli ottuagenari che si prevede possano restare soli nell'88 per cento dei casi.

La proiezione demografica � della Comunit� di Sant'Egidio che ieri ha presentato la guida per vivere bene a casa propria con tutto ci� che �

necessario sapere, dai numeri di telefono per i pi� svariati servizi, a come curarsi, al tempo libero e viaggi. La condizione di "single" nella terza et� tocca particolarmente le donne le quali, grazie alla loro longevit�, a Savona sono vedove nella met� dei casi. Un andamento costante al rialzo, che negli ultimni anni ha gi� sfiorato il 90 per cento fra le anziane con pi� di 90 anni.

E se a questo dato si aggiunge il numero delle nubili e delle divorziate, si raggiungono i quattro quinti delle ultra 75 enni e oltre il 96 per cento delle donne con pi� di 90 anni. Proiezioni che hanno gi� qualche riscontro dai dati demografici del Comune di Savona nei quali il numero medio dei componenti per famiglia conferma l'ampiezza della solitudine. Il 1 febbraio 2005, le famiglie residenti con un solo componente (senza distinzione di et�) risultavano 12.045, pari al 40,1 per cento del totale della popolazione. Sempre senza considerare le fasce di et�, quelle con due componenti, sfioravano il trenta per cento del totale, a quota novemila. La stima � che un anziano su tre viva solo. �Il che non significa che soffra di solitudine - dice Daniela Sironi della Comunit� di Sant'Egidio - anche se il rischio � reale. Di qui l'esigenza di prevedere uno sviluppo dell'assistenza a domicilio, un servizio che fino all'anno 2000 non raggiungeva neanche l'uno per cento della popolazione anziana�.

Come si organizzano i nostri concittadini pi� longevi? �Molti possono rimanere nella propria casa. Basta un piccolo aiuto. A volte basta la

presenza della "rete" costituita dalla famiglia o dai parenti, o una persona che fa pulizie e commisisoni, un assistente domiciliare del Comune o un volontario. Ma bastano anche solo un vicino di casa attento o un negoziante che porta la spesa a domicilio. Se ci sono queste persone, l'anziano riesce facilmente a restare a casa sua. Diverso � il caso della povert�, della non autosufficienza, della malattia. Quello che si definisce l'emergenza-anziani con il disagio e l'isolamento. Problemi che non si possono risolvere con una "guida" come quella che presentiamo, ma che i servizi di cui parliamo possono comunque affrontare�.

Angelo Verrando