ROMA - I ribelli hutu ruandesi del FDLR hanno annunciato oggi che rinunciano alla lotta armata e che si asterranno da ora in poi ''da qualsiasi operazione offensiva'' contro il Ruanda.
L'FDLR parlando a una conferenza stampa al termine di due giorni di colloqui a Sant'Egidio ha anche detto che condanna il genocidio del 1994.
''Le FDLR dichiarano la fine della lotta armata e la decisione di trasformare la lotta in combattimento politico'', ha detto Ignace Murwanashyaka, che ha guidato una delegazione delle Forze Democratiche di Liberazione del Congo (FDLR) ai lavori che si sono svolti presso la Comunita' di Sant'Egidio a Roma. Le ''FDLR condannano ogni forma di terrorismo commesso nella regione dei Grandi Laghi e si augurano il ritorno dei rifugiati ruandesi nel proprio paese secondo le norme internazionali in materia e nel rispetto dei diritti umani'', ha detto ancora. ''Le FDLR condannano il genocidio commesso in Ruanda e i loro autori e si impegnano a combattere contro tutte le ideologie di odio etnico, rinnovando l'impegno a cooperare con la giustizia internazionale'', ha detto infine Murwanashyaka, leggendo una dichiarazione delle Forze democratiche di liberazione del Ruanda. Il genocidio del 1994 provoco' quasi un milione di morti, in gran parte tutsi e hutu moderati.
|