Comunità di S.Egidio


 

Volinforma

31/03/2005


Tecce: gli anziani risorsa della citt� e del Paese

 

La guida per gli anziani, redatta dalla comunit� di S. Egidio in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Napoli, � uno strumento di servizio essenziale di una strategia sociale che considera gli anziani " come grande risorsa della citt� e del Paese.

L'estate 2004 � stata caratterizzata da una maggiore presenza delle Istituzioni nei confronti degli anziani, soprattutto perch� sono stati attivati, ad esempio dal Comune, momenti di incontro e di socializzazione per gli anziani autosufficienti che hanno limitato gli effetti negativi del caldo, insieme ad una presenza attiva dei "Pony della Solidariet�", attraverso i quali abbiamo potuto svolgere oltre 10.000 interventi di aiuto domestico, di disbrigo di una pratica burocratica o semplicemente di compagnia. La sfida maggiore che si presenta per i prossimi anni alle societ� civili �, infatti, essenzialmente la riduzione del divario esistente tra aspettative di vita totale e aspettative di vita attiva, priva di disabilit� in un contesto, quale quello italiano, che vede una forte crescita della popolazione ultrasessantacinquenne e ultrasettantacinquenne, fino al punto che nel 1998 l'Italia � stato il primo Paese europeo nel quale gli anziani con oltre 65 anni hanno superato la quota dei giovani con meno di 15 anni.

Questo fenomeno nella nostra citt� � attenuato dalla presenza di un numero elevato di giovani e giovanissimi tale che la popolazione ultrasessantacinquenne sulla popolazione residente � pari al 15,5%, valore che colloca la citt� in posizione intermedia tra l'Italia nel suo complesso (18%) e la Campania (13,6%). Alla luce di ci� l'Amministrazione Comunale di Napoli si � mossa in questi anni su un binario che prevedesse la promozione dell' autonomia e il sostegno alle famiglie attraverso misure volte a:

- valorizzare l'anziano come risorsa e a costruire e sviluppare relazioni di fiducia tra le generazioni;

- incentivare la permanenza dell'anziano in famiglia e nel proprio contesto di vita;

- promuovere la socializzazione e l'integrazione sociale favorendo la partecipazione sociale degli anziani

- promuovere interventi volti a rendere la citt� pi� fruibile ed accogliente, anche attraverso l'integrazione delle competenze istituzionali per la sicurezza del territorio e lo sviluppo di adeguate politiche del trasporto.

Al tal fine negli anni abbiamo introdotto una serie di strumenti innovativi e di qualit� che hanno contraddistinto il progetto definito Napoli Citt� Sociale.

In particolare, vorrei ricordare: Assistenza domiciliare anziani (ADA) con il quale eroghiamo assistenza domiciliare a quasi 500 utenti; Anziani in famiglia con il quale destiniamo un contributo economico alle famiglie che si prendono cura dell' anziano, anche non convivente; Minialloggi, residenze collettive rivolte alle persone anziane che non richiedono un' assistenza tutelare globale e continuativa; Accoglienza presso strutture residenziali realizzata attraverso istituti convenzionati e volta a fornire sistemazioni alloggiative ed iniziative ricreative e di socializzazione; Centri polifunzionali, situati in diversi quartieri, rispondono all'esigenza di arginare il rischio isolamento costituendo luoghi di aggregazione; Turismo sociale attuato tramite servizi turistici a favore degli utenti anziani e disabili; Nonni Civici, servizio da me definito "mestiere della solidariet�" in base al quale persone ultrasessantacinquenni in uno scambio bilaterale di esperienze diventano gli angeli custodi degli scolari napoletani all'ingresso e all'uscita dei 300 plessi scolastici cittadini.

Naturalmente, in questa "sperimentazione indirizzata allo sviluppo di "comunit� locali amichevoli" l'Amministrazione Comunale ha da subito inteso avviare una sinergia con il terzo settore e con il mondo dell' associazionismo, a partire dall' esperienza del volontariato cattolico.

Infine, alla luce dei recenti dai emersi da una ricerca del Censis, secondo la quale solo il 12,6% degli anziani oltre i 65 anni � affetto da malattie molto gravi e il 7,3% non � autosufficiente, diventa necessario sapere che la priorit� dell' intervento sociale a favore dei" giovani della terza et�" non � solo quella di offrire un sistema sanitario efficiente ma � anche, se non soprattutto, quella di favorire l'inserimento nell' anziano in un processo volto alla promozione e alla protezione sociale.

In sintesi, la priorit� diventa, come opportunamente si afferma nel titolo di questa guida, offrire indicazioni su "come rimanere a casa propria da anziani" ed essere, contemporaneamente, parte di una citt� concretamente solidale.

Raffaele Tecce