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L'aquilone |
01/05/2005 |
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Mercoled� 18 maggio in villa Bruno, seduto tra le prime file ad ascoltare Bill Pelke che parlava contro la pena di morte, c'era anche Adolfo, ragazzo di 65 anni che dal 1978 vive nel Nosocomio "Dentale" di via Roma. Adolfo � affetto da paresi spastica, vive su una sedia a motore e si trovava a quella conferenza perch� l'argomento lo riguarda molto da vicino. Da sei anni, infatti, tiene una regolare corrispondenza con Anthony Mungin, statunitense che da undici anni � nel braccio della morte di un carcere in Florida in attesa dell'esecuzione per un omicidio mai commesso. I due si scrivono regolarmente una volta al mese e si scambiano racconti di vita quotidiana e gli auguri per le feste. Adolfo vive nella speranza che la situazione si sblocchi da un momento all'altro e si � fatto portavoce di un appello per salvargli la vita. "Anthony mi ha scritto: Adolfo ho fatto tanti errori nella mia vita ma non sono un assassino. Io voglio bene ad Anthony - scrive alla comunit� - credo nella sua innocenza e chiedo a te non di giudicarlo ma di pregare per la sua vita". Gli sforzi sono stati premiati e grazie all'intervento del Comune di San Giorgio che ha stanziato 3000 euro per pagargli l'avvocato il giovane pu� tornare a sperare.
Vittorio Petraroli
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