"Non sono un medico, ma posso diagnosticare che il sindaco Veltroni ha il mal d'Africa". E' stato questo il commento del cardinal Martino, presidente del pontificio Consiglio per la Giustizia e la pace, dopo aver ascoltato il discorso del sindaco di Roma, Walter Veltroni che ha aperto questa mattina 'Dream', il terzo convegno internazionale 'Un sogno per l'Africa: bambini senza Aids'. Il sindaco, dopo aver fornito i numeri che riguardano l'Aids, un flagello che ha fatto gi� 25 milioni di vittime e che � la realt� per 39 milioni e mezzo di persone in tutto il mondo, ha ricordato che "il 64% dei sieropositivi vive in Africa. L'Africa non avr� futuro se la comunit� internazionale non sceglier� strade all'altezza della drammaticit� della situazione, se i paesi ricchi non si convinceranno definitivamente dell'urgenza di una svolta, se i farmaci antiretrovirali continueranno a costare moltissimo perch� coperti da brevetti ai quali le grandi case farmaceutiche non vogliono rinunciare". Veltroni ha ricordato, inoltre, che in proporzione ai mezzi a disposizione, a fare di pi� per fronteggiare queste emergenze sono le Ong, il mondo del volontariato cattolico e laico. Un esempio viene da Sant'Egidio che con il programma 'Dream' assiste e cura migliaia di malati. "E' importante - ha aggiunto Veltroni - sensibilizzare i giovani e credo che tutti siamo chiamati a fare la nostra parte. La comunit� internazionale, le organizzazioni delle Nazioni Unite, i governi, a cominciare da quelli del mondo industrializzato. In questo senso - ha ricordato ancora il sindaco - anche pozzi d'acqua e scuole, come quelli che abbiamo costruito a Maputo e come la scuola che costruiremo a Gatare in Ruanda possono essere un piccolo passo in avanti". "E' la politica che deve cambiare l'ordine delle priorit�. Non ci sono pi� scuse - ha chiosato Veltroni - non sono pi� ammessi ritardi. Solo cos�, con una nuova governance su scala globale, con pi� partecipazione e trasparenza, con maggiori finanziamenti, con decisioni e atti concreti, potremo lottare contro la fame e la povert�, e realizzare il sogno che ci accomuna: il sogno, per l'Africa, di bambini finalmente liberi dall'Aids".
Nel corso del suo intervento il cardinale Martino ha detto: "A uno che ha il mal d'Africa come me, fa piacere essere in compagnia" alludendo al sindaco Veltroni. "Questo mal d'Africa - ha detto ancora - Veltroni lo manifesta in tanti modi: ospitandoci oggi e mettendo a disposizione questa storica sala, l'Aula Giulio Cesare, e quindi le mie parole per lui sono di apprezzamento, ammirazione e incoraggiamento".
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