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Apcom |
27/05/2005 |
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Roma, 27 mag. (Apcom) - L'Aids � una "bomba atomica" per l'Africa, ma la sfida pu� essere vinta attraverso nuove e dinamiche partnership a livello globale. E' quanto � emerso dal convegno "Un sogno per l'Africa: bambini senza Aids", organizzato dalla Comunit� di Sant�Egidio e tenutosi oggi in Campidoglio a Roma nell'ambito del progetto 'Italia-Africa 2005'. "L'Aids � una bomba atomica che uccide in massa - ha detto il rettore dell'Universit� E. Mondlane di Maputo, in Mozambico, Brazao Mazula - che uccide lentamente con effetti moltiplicatori, una bomba atomica che si alimenta della nostra fame, della nostra povert� e dei nostri conflitti". Tuttavia i risultati ottenuti dal programma Dream (Drug Resource Enhancement against Aids and Malnutrition), avviato nel marzo 2002 in Mozambico dalla Comunit� di Sant'Egidio di Roma, dimostra che la battaglia contro l'Aids pu� essere vinta. Sono circa 1.000 i bambini nati sani in Mozambico da madri sieropositive, quasi 5.000 le persone in terapia antiretrovirale - tra cui circa 400 bambini - mentre sono oltre 11.000 i pazienti sieropositivi in cura nei centri Dream. Il Mozambico � diventato cos� il luogo della prima realizzazione di una proposta avviata oggi anche in Malawi, Tanzania, Guinea Conakri, Kenya e Guinea Bissau. Nel suo intervento, il sindaco di Roma Walter Veltroni ha sottolineato l'originalit� del programma della Comunit� di Sant'Egidio: "cura le donne in stato di gravidanza che, una volta curate, sfatano l'idea che l'Aids sia una maledizione". Perch� la principale vittima dell'Aids in Africa � donna - hanno precisato i responsabili di Dream, Maria Cristina Marazzi e Leonardo Palombi - "malnutrita, soggetta pi� facilmente alle discriminazioni e allo stigma, scarsamente istruita e con scarsa conoscenza dell'Aids". I dati sull'Africa diffusi dalla comunit� di Sant'Egidio denunciano l'ampiezza del problema: dal 2002 al 2004 le donne affette da Hiv/Aids sono passate da 12,8 a 13,3 milioni, con un incremento percentuale analogo per quel che riguarda i decessi. Le donne costituiscono quasi i due terzi di tutte le infezioni. Nella fascia di et� tra i 15 e i 25 anni la proporzione � superiore ai tre quarti (pari al 76 per cento delle donne infette). E in alcuni paesi dell'Africa australe le donne con Hiv sono sei volte pi� degli uomini. Il programma Dream dimostra che l'Aids si pu� sconfiggere, ma evidenzia anche che per vincere "sono assolutamente vitali le partnership". Il consigliere personale del presidente della Banca mondiale, Katherine Marshall, ha dichiarato: "Dobbiamo essere creativi e avviare la ricerca di nuove e dinamiche modalit� di partnership" perch� il virus dell'Aids � dinamico, "ci ha spesso sorpreso e continuer� a farlo. L'Hiv/Aids richiede a tutti capacit� e creativit�, intraprendenza e capacit� di cambiamento". Perch� l'obiettivo di un'Africa libera dall'Aids non � un miraggio - ha sottolineato la comunit� di sant'Egidio - ma un sogno possibile".
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