Comunità di S.Egidio


 

La Discussione

27/05/2005


Dream, sogno per l'Africa
LA COMUNIT� DI SANT'EGIDIO PARTECIPA A UN PROGETTO INTERNAZIONALE CONTRO LA MALNUTRIZIONE E LE MALATTIE

 

MILANO � Una speranza media di vita tra le pi� basse di tutta l'Africa ma che l'Aids fa scendere ancora fino a 38 anni. Si � gi� vecchi quando da noi si � ancora ragazzi. II 15% della popolazione affetta dall'Aids. La diffusione verticale madre-figlio del contagio fa nascere ammalati 11 bambini su 100. Scuole e uffici che si svuotano per mancanza di quadri. Gli orfani che devono lasciare la scuola e andare nei campi. Le pratiche tribali che perpetua-no il contagio anche alle vedove. Questa � la situazione del Malawi, uno dei 15 paesi pi� poveri del mondo. Per la prima volta due protagonisti dell'economia e del sociale del nostro Paese, la principale banca e il pi� grande ente non profit italiano, hanno deciso di unire i loro sforzi a quelli delle migliori organizzazioni non governative per lanciare un originale "progetto-paese" di lungo periodo in Africa. Obiettivo del piano di lavoro � limitare il contagio dell'Aids, grazie a una strategia integrata in quattro punti per sostenere lo sviluppo sociale ed economico. Ogni azione � affidata ad un'organizzazione specializzata e gi� operante nel Malawi. L'intervento centrale combatter� la trasmissione verti-cale madre-figlio dell'Aids, e sar� svolto dalla comunit� di Sant'Egidio attraverso il protocollo D.r.e.a.m. (Drug Resources Enhancement Against Aids and Malnutrition). Dream si basa su un approccio diagnostico-terapeutico di qualit� pari a quella in uso con successo in Occidente, e che ha gi� dato importanti risultati nel vicino Mozambico. Le tre azioni di supporto a D.r.e.a.m. sono rivolte: all'aiuto agli orfani, affidata alla struttura Save the Children, all'educazione e prevenzione, a cura delle reti scout del Malawi e alla sviluppo locale, sotto la responsabilit� di Cisp. Un milione di orfani che di-strugge il tessuto sociale del paese. La scarsa informazione sulla malattia aggravata da credenze popolari che spesso au-mentano la circolazione del virus. La mancanza di mezzi economici per le attivit� pi� minute. Ecco il secondo piano di inter-vento. Per cominciare, secondo quanto affermato nel comunicato diffuso da Banca Intesa, il Project Malawi debutter� con un progetto pilota nell'area di Blantyre, nel sud del Paese, dove, entro il giugno 2006, verranno allestiti un laboratorio di biologia molecolare e un centro di salute per lo screening delle donne in gravidanza, la distribuzione dei farmaci anti-retrovirali e il monitoraggio dei malati. In parallelo all'azione sanitaria, saranno creati un centro di assistenza per gli orfani, un centro di consulenza per la microfinanza a sostegno delle famiglie colpite dall'Aids e verr� lanciata la campagna di prevenzione a cura degli Scout. Nei due anni successivi il progetto coprir� la maggior parte dei distretti del Malawi in stretta collaborazione con il governo democratico malawiano. Banca Intesa e Fondazione Cariplo hanno gi� stanziato tre milioni di euro a favore di pro-getto Malawi.

In base ai risultati raggiunti, il finanziamento potr� salire fino a 9 milioni di euro in 3 anni, cui si aggiungeranno altre risorse attraverso il cofinanzia mento internazionale e originali iniziative di fund raising in Italia. II progetto sar� monitorato dalla Fondazione Cariplo. Per garantire la necessaria trasparenza, i risultati saranno resi pubblici in due appuntamenti l'anno con i media e diffusi in tempo reale su Internet.

Massimiliano Monti