ROMA � Rompere il muro del silenzio su quella colossale ingiustizia che si chiama Africa. Per il secondo anno in tanti si sono dati appuntamento a Roma, in piazza del Popolo, per chiedere che i drammi e le piaghe del Continente nero diventino una priorit� nell'agenda politica dell'Europa. Concerti e dibattiti si sono svolti in molte citt� italiane, ma nella capitale c'� stata la manifestazione pi� importante di "Italia-Africa" 2005. Nonostante il termometro a trenta gradi prima e un acquazzone dopo, in tanti (100 mila secondo gli organizzatori) hanno risposto all'invito del sindaco Walter Veltroni, di Cgil, Cisl e Uil, Comunit� di Sant'Egidio, Legambiente, Ong, Wwf.
Per partecipare a una giornata di festa e di riflessione sul-la terra della fame e dell'Aids, dove sono in corso 14 guerre e dove un bambino pu� sperare di vivere solo fino a 38 anni.
�Questa manifestazione era un sogno � ha detto Veltroni � ma con il Continente nero abbiamo un destino comune. E nel Paese c'� una crescita d'attenzione per l'Africa�. Un'affermazione suffragata dall'adesione bipartisan all'iniziativa: da Fini a Rutelli, da Prodi a Follini, da Bertinotti a Casini. Mentre il presidente della Repubblica ha inviato un messaggio. �Da questi appuntamenti - ha scritto Ciampi - scaturisca una strategia condivisa per ridurre l'inaccettabile divario tra Nord e Sud�.
Hanno sfilato missionarie studenti, c'erano le bandiere di Genti di Pace, Amref e Movimondo. C'erano tanti immigrati, padre Alex Zanotelli vicino al segretario Ds Fassino e a quello dei verdi Pecoraro Scanio, i presidenti del Lazio e della Provincia di Roma Marrazzo e Gasbarra. Sul palco, i discorsi si sono alternati alle canzoni di Carmen Consoli e Angelique Kidjo. �Dobbiamo dare di pi�� ha detto il segretario Cgil Epifani� . Il nostro Paese destina lo 0,15% del Pil, praticamente niente�. �A fronte di questa Italia che oggi si raccoglie insieme e di 17 mila missionari � ha notato il fondatore della Comunit� di Sant'Egidio Andrea Riccardi � ci sono le scelte del governo che ci hanno fatto cadere all'ultimo posto per gli aiuti al-lo sviluppo. La solidariet� � l'indicatore del-la moralit� politica di un Paese e noi siamo ai livelli pi� bassi�. �Dobbiamo abolire la Bossi-Fini� ha gridato Pezzotta, leader della Cisl. Bob Geldof, l'organizzatore dello storico "Lieve Aid", ha preso la chitarra e ha cantato "Redemption song" di Bob Marley. �E grazie Roma � ha voluto dire dal palco che non ti dimentichi mai dell'Africa�.
Alberto Mattone
|