Comunità di S.Egidio


 

08/06/2005


Una preziosa rete di sostegno nei rioni di Trastevere e a Testaccio

 

Capovolgere l'organizzazione dell'assistenza sociale, realizzando una rete di prossimit� che possa diventare un punto di riferimento contro la solitudine per le persone anziane. Con questo obiettivo la Comunit� di sant'Egidio ha condotto un progetto pilota e rivoluzionario i cui risultati sono stati presentati ieri, luned�, a Palazzo Leopardi nel cuore di Trastevere, alla presenza dell'assessore capitolino alle Politiche sociali, Raffaela Milano, e ad alcuni rappresentanti delle istituzioni collaboratrici fra le quali il ministero della Salute, la Regione, ed altre associazioni impegnate nel campo dell'assistenza sociale.

Il progetto � stato avviato nell'estate del 2004 e ha coinvolto gli ultrasettantacinquenni residenti nei rioni di Testaccio e di Trastevere. Lo scopo principale era Quello di costruire una rete di supporto di buon vicinato per prevenire i problemi degli anziani derivanti dall'isolamento sociale, dagli sbalzi di temperatura come l'eccessivo caldo o freddo, oppure dalla mancanza di rapporto fra gli operatori sociali e i pi� bisognosi.

�Gli anziani costituiscono una delle fasce pi� deboli della societ�, che spesso rimane invisibile � ha commentato Mario Marazziti, portavoce della Comunit� di sant'Egidio �. D rischio � che le persone pi� bisognose siano proprio quelle

che rimangono al di fuori della rete sociale, come per esempio gli anziani ammalati e i disabili. Per tale motivo, i no-stri operatori nel corso di quest'anno si sono prodigati a fare un'opera di ricerca sulla popolazione ultrasettantacinquenne dei due quartieri, contattando tutti direttamente, casa per casa, e monitorando le condizioni di vita e le problematiche. Di supporto si sono costituite reti di prossimit� composte dai vicini, dai negozianti e dai portieri, che hanno fornito utili informazioni./Per ogni caso si � cercato quindi di dare una risposta individuale alle diverse esigenze, dalle pi� complesse e gravi a quelle pi� semplici. Tale esperimento ha costituito un modello replicabile in tutto il territorio comunale�.

All'iniziativa hanno partecipato diverse figure fra le quali un coordinatore, tre assistenti sociali, operatori informatici e operatori di quartiere. Questi ultimi

costituiscono una nuova figura cardine nell'ambiente dell'assistenza sociale che ha il compito di preparare la rete dei servizi a livello territoriale, coinvolgendo tutti i soggetti come i medici di base, i portieri e negozianti, i collaboratori domestici e gli uffici postali. Contrariamente a quello che accade di solito dove � il bisognoso che si rivolge ai servizi sociali, in questo progetto sono i servizi che vanno incontro ai beneficiari, �stanandoli� casa per casa per raggiungere anche i soggetti pi� Isolati.

Attraverso tale sistema sono stati interpellati 2.216 anziani su di un totale di 2.813. Con tutti si sono avviati ripetuti contatti telefonici attraverso i quali sono state monitorate le condizioni di vita delle persone ed avviati, dove necessario, progetti di intervento individualizzato. Ogni soggetto coinvolto nella ricerca ha dato la sua collaborazione, come i medici di famiglia, che hanno controllato i loro rispettivi iscritti, portieri e negozianti, che si sono offerti di segnalare agli operatori della sant'Egidio qualsiasi anomalia sulle abitudini di comportamento degli anziani conosciuti direttamente, mentre gli uffici postali hanno distribuito depliant e guide informative e ideato iniziative per facilitare la fila agli anziani che ritirano la pensione.

Per coinvolgere maggiormente gli anziani e conquistare la loro fiducia, gli operatori della sant'Egidio hanno anche organizzato feste di quartiere e postazioni informative che verranno incrementati durante la prossima estate.

Fra gli anziani contattati, pi� del 35% vive con una pensione sociale o minima contributiva, il 30% � parzialmente auto-sufficiente o invalido, e il 15% vive per-sino in vecchi palazzi dove manca l'ascensore o sono presenti barriere architettoniche. Tutto ci� contribuisce a rendere pi� fragili le condizioni di vita di queste persone, alle quali � sufficiente un piccolo incidente per trovarsi in situazioni di grave difficolt�.

Dall'esperimento di questo nuovo modello di assistenza sociale, fondato pi� sui rapporti di buon vicinato che sull'intervento a volte invasivo degli operatori, � risultato che il costo da affrontare per l'istituzione pubblica o associazione che desidera estendere il progetto ad altri quartieri, � molto accessibile. Meno di un euro al giorno per anziano. Mentre i vantaggi sono notevoli, poich� vengono ridotti i rischi di facili cadute nella fascia di emergenza.

�A Roma gli anziani ultraset-tantacinquenni sono 200.000 � ha dichiarato l'assessore Milano �. Per il suo impegno economico e del personale il progetto � fattibile sull'intero territorio romano�. Accanto alla sperimentazione di questo progetto, la sant'Egidio in questi mesi � anche impegnata a distribuire su tutta Roma alcuni depliant con dei consigli su come difendersi dal caldo. L'obiettivo � quello di raggiungere circa 10.000 persone fra anziani e soggetti che operano in stretto contatto con loro.

RITA DIETRICH

Rita Dietrich