Comunità di S.Egidio


 

24/08/2005

I GIOVANI A COLONIA ENTUSIASMATI DAL FORMIDABILE COMPITO AFFIDATO LORO DA BENEDETTO XVI
Dio non � fuori moda

 

�Al vedere la stella i Magi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra� (Mt 2, 10-11). Queste parole del Vangelo sono state il cuore della straordinaria esperienza vissuta dai giovani a Colonia. Tra loro c'� stata una �grandissima gioia�. Ma � stata quella di un incontro festoso come normalmente pu� avvenire tra giovani? In-dubbiamente anche questo si � vissuto a Colonia e giustamente. Tuttavia si � rivelato qualcosa di pi� profondo, destinato a durare. A Colonia � iniziato, per i giovani, �un nuovo cammino, un pellegrinaggio interiore che cambia tutta la loro vita�, come ha detto Benedetto XVI. Il Papa ha voluto guidare, con le sue parole serene e dense, i giovani verso la dimensione del cammino interiore. Ha chiesto loro di riconoscere chi avevano di fronte. Tutto � partito dall'adorazione. Un adorazione che nell'Eucaristia di Domenica � diventata unione: �Dio non � pi� soltanto di fronte a noi, come il Totalmente altro. E dentro di noi, e noi siamo in Lui�, ha detto Benedetto XVI nell'omelia di domenica. Colui che era di fronte ai giovani � divenuto qualcuno che � con loro e in loro. Sono temi che possono apparire difficili da comprendere o addirittura fuori moda. Ma Benedetto XVI ha voluto comunicare ai giovani che Dio non � fuori moda, anzi rappresenta la grande sorgente per una vita buona e felice. Per questo, prima di tutto, va riconosciuto e adorato: � il �riconoscimento di Dio come nostra vera misura�. � una misura di umilt�, tanto che ci si sottomette a lui e lo si adora; ma rappresenta anche una misura di grandezza, perch� �la sottomissione diventa unione, perch� colui al quale ci sottomettiamo � amore�. Questo incontro � il segreto intimo della �grandissima gioia� di Colonia. Tale gioia si � letta sui volti dei giovani e si � sentita nelle loro parole, nono-stante la fatica di giorni impegnativi spiritualmente e fisicamente. Ed � una gioia destinata a durare.

Benedetto XVI ha invitato i giovani ad essere comunicativi: �Una grande gioia non si pu� tenere per s�. Bisogna trasmetterla�. Si pu� infatti ritornare ai toni tristi della vita di sempre dopo un simile incontro? Ci si pu� lasciar prendere di nuovo da quell'insoddisfazione di tutto e di tutti che, tante volte, � l'anima della nostra societ� consumistica? Colonia potrebbe diventare soltanto una parentesi felice. I Magi �per un�altra strada fecero ritorno al loro paese� (Mt 2, 12b). C'� un'altra strada da percorrere dopo Colonia. Questo impegna i giovani e, in un certo senso, tutta la Chiesa che � con loro. Lo ha detto il Papa con forza nella veglia di sabato, indicando i santi come esempio di questa strada: �Solo dai santi, solo da Dio viene la vera rivoluzione, il cambiamento decisivo del mondo [.. ]. La rivoluzione vera consiste unicamente nel volgersi senza riserve a Dio�. Era tanto che non si sentiva parlare di �rivoluzione�, una parola che dopo il 1989 sembrava caduta in discredito in questo nostro mondo che sceglie ormai i toni moderati. Ma che altra parola poteva usare Benedetto XVI per esprimere quel radicale cambiamento che � l'incontro con Ges�? Ed � un cambiamento - il Papa lo ha detto - che passa per l'uomo e la donna da un punto di vista interiore e personale. Ma questo cambiamento personale si comunica agli altri e, in qualche modo, trasforma l'ambiente in cui si vive.

Che cosa sono chiamati a fare i giovani dopo Colonia? Maria � stata presente a Colonia ed ha indicato la strada: colei che �serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore� (Lc 2, 19). Il Papa ha invitato a conservare la presenza e la Parola di Dio nel cuore. Questo si fa in una vita spirituale intensa, ma anche nella fedelt� alla preghiera della Chiesa e soprattutto all'Eucaristia: �L'Eucaristia deve diventare il centro della vostra vita�, ha detto Benedetto XVI a una generazione che vi-ve, in tante parti del mondo, in societ� in cui �esiste una strana dimenticanza di Dio�. I giovani di Colonia hanno scoperto, come avevano forse gi� sperimentato, che la vera ricchezza della vita sta nell'incontro con Cristo nella Parola e nell'Eucaristia. Ma oggi questa coscienza � ancora pi� forte, soprattutto condivisa da un popolo di giovani. C'era bisogno di queste giornate per chiarirlo con semplicit� e radicalit�, per ridirlo insieme in una coralit� fuori dall'ordinario.

Mentre tornano a casa i giovani della GMG sono guidati dalla �vera stella che indica la strada: Ges� Cristo�. La vera stella li condurr� alle loro comunit�. Li troveranno l'Eucaristia. Un grande compito li aspetta: fare dell'Eucaristia il centro della vita, fare della Domenica il giorno del Signore. Cos� una pi� forte corrente di vita e di fede potr� investire le loro comunit�, nella scoperta che �non siamo noi a far festa per noi, ma � invece lo stesso Dio vivente a preparare per una festa�. Ma questo non riguarda solo le comunit� esistenti, ma deve coinvolgere i tanti che cercano o che vivono senza orientamento. C'� una �grandissima gioia� da trasmettere. Il cammino dei giovani

dopo Colonia � diventare testimoni della gioia, �della bellezza e del vigore del Vangelo�. Lungo questa strada si scopre che c'� chi cerca Dio (pi� di quanto pensiamo), si scopre che c'� tanta gente che vive nel bisogno, materiale e spirituale, si scoprono alla fine con pi� amore anche gli altri. A tutti costoro i giovani oggi possono trasmettere la forza spirituale di ci� che hanno vissuto insieme. Ecco il grande compito dei �magi� di questo inizio del terzo millennio: diventare veri rivoluzionari nella santit�, che � la grande attrazione della Chiesa. Il compito affidatogli dal Papa � ambizioso e pieno di fiducia: mostrare la forza e la bellezza del Vangelo al mondo. Non � un discorso di potere o di forza mondana. Al contrario. Significa capacit� di perdono, sensibilit� alle necessit� dell'altro, disponibilit� a condividere, impegno per il prossimo. Ecco i tanti aspetti, alla portata di tutti, del rinnovamento interiore che sorge dalla GMG del 2005.

Una generazione � invitata, attraverso un profondo rinnovamento spirituale, a lasciarsi prendere dall'amore del Signore: ascoltare la sua Parola. accogliere il suo perdono, accogliere il suo abbraccio, lasciarsi guidare dalla sua stella. � il passo di ogni giorno: quello dello stupore per un amore tanto gran-de. Pi� che un passo � un orientamento d'amore in cui radicarsi. Questa � l'altra strada� per i giovani, ma forse non solo per loro. Nella Chiesa tutti so-no chiamati a condividerla. non considerandola solo un'esperienza giovanile da guardare con simpatia. �, per tutti, giovani e meno giovani, adulti e anziani, l'esperienza evangelica di tornare bambini, scoprendo lo stupore e la gioia. Si, la via che parte da Colonia � per tutti.

Marco Impagliazzo